«Bomber, urla di meno». Il campo da calcetto troppo rumoroso va “silenziato”

In un quartiere residenziale da mesi è in atto lo scontro tra gli abitanti e il gestore di un campo sportivo. Arpa ha già dato una multa, da questa sera scatta l'ordinanza del Comune per il rispetto dei limiti di legge

via vigorelli gallarate

La “guerra” tra i residenti del quartiere di via Olona-Vigorelli a Gallarate e il gestore del centro sportivo comunale approda ad un punto definitivo: dopo i rilevamenti dell’Arpa (Agenzia Regionale Protezione Ambiente) sul rumore in orari notturni, il Comune ha emesso una ordinanza per imporre al centro sportivo “Le palme” il rispetto dei limiti di legge sulle emissioni acustiche. Traduzione: gestori e frequentatori – da venerdì 3 aprile/sabato 4 aprile – devono “silenziare” l’impianto e ridurre cori ed esultanze, pena il rischio di nuove multe.

La vicenda è aperta dall’estate scorsa: il centro sportivo “Le palme” di Fabio Trivellato ha preso in gestione il campo comunale di via Vigorelli. Uno spazio realizzato anni fa nel mezzo di un quartiere di nuova edificazione, ma che non era mai entrato in funzione, proprio per la difficoltà di trovare un gestore che lo prendesse in carico: nel 2014 finalmente il Comune ha trovato un gestore, ma non è andata esattamente come ci si aspettava.

Le partite di calcetto si giocano in orario serale e in giorni infrasettimanali, il compressore delle tensostrutture è  in funzione per ore: tutto questo ha sollevato le proteste dei residenti. «Qui da mesi non si dorme più», denunciavano gli abitanti della zona, che lamentavano anche il fatto che il Comune non aveva stabilito un orario limite (il gestore sui cartelli all’ingresso ha invece indicato un orario di fine attività tra le 23 e l’1 di notte). Dal canto suo, il gestore non ha mai accettato limitazioni di orario, adducendo motivazioni economiche e di business plan: «All’inizio non mi sono stati dati limiti d’orario dal Comune, se li avessi avuti non avrei investito soldi per rifare gli spazi». Intanto, anche durante l’inverno, si è andati avanti.

Insomma: un muro contro muro, dove ogni mediazione è stata infruttuosa. Il Comune da un lato ha fatto alcune verifiche edilizie (multando il gestore per strutture realizzate senza permesso, tra cui una delle tensostrutture: i 90 giorni per eliminare l’abuso scadono in aprile), dall’altro ha seguito i controlli di  Arpa, chieste dai residenti della zona. Verifica che ha richiesto tempo, ma che alla fine ha dato un esito chiaro: il campetto, dopo le 22, è troppo rumoroso. Si supera il limite notturno di 50 decibel sia per la presenza del compressore, sia per la “attività antropica” (pallonate, voci e altri rumori di gioco). Di qui l’ordinanza del Comune, notificata martedì: il gestore deve rispettare i limiti di legge già previsti dalla normativa generale comunale, 60 decibel di giorno, 50 di notte (nell’immagine, la carta di “zonizzazione acustica” in vigore). Altrimenti il rischio è che scattino nuovi controlli comunali o dell’Arpa con multe ed eventuali denunce. Sarà questo l’armistizio sulla “guerra del calcetto” o c’è da attendersi altro?

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 03 Aprile 2015
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.