Licata: “Il nostro programma è un libro aperto”
Francesco Licata, candidato sindaco di Partito Democratico e Saronno Bene Comune, ha partecipato mercoledì sera a un incontro dove ha presentato anche i punti salienti della bozza di programma
«L’incontro di oggi è finalizzato alla condivisione della nostra bozza di programma. Abbiamo voluto infatti intendere il nostro programma come libro aperto e vi abbiamo inviato a scrivere alcune pagine o a modificarne il contenuto di altre, non ci sembrava infatti opportuno presentarci con un programma preconfezionato un “prendere o lasciare” perché pensiamo ad una città che sia per tutti ad una “Città dal Basso”».
Con queste parole ha esordito Francesco Licata, candidato sindaco di Partito Democratico e Saronno Bene Comune, che ha partecipato mercoledì sera a un incontro sul Welfare, dove ha presentato anche i punti salienti del programma elettorale.
«Quelli che ci poniamo come obbiettivi generali sono – ha spiegato Licata al pubblico presente -: mantenere la spesa attuale Garantire gli attuali servizi, ragionare come distretto e non più come singolo comune. Questo è un obbiettivo che vogliamo perseguire non solo nel campo dei servizi sociali ma in un ambito e contesto più ampio (nessuno si salva da solo). Saronno è una città che non può limitarsi ai singoli confini comunali, dobbiamo imparare a ragionare come area del Saronnese perché dei servizi di Saronno ne usufruiscono tutti i comuni del circondario e Saronno deve erogare servizi anche per loro ed è giusto che compartecipino ad essi in tutti i sensi».
Tra i punti affrontati anche il sostegno ai minori ed alle loro famiglie: «Per scongiurare il rischio povertà e tutte le drammatiche ricadute che questo comporta (esclusione sociale e marginalità) è necessario dotare le famiglie in difficoltà di risorse materiali con cui si possano sostenere assicurando cioè nei momenti di difficoltà siano presenti borse lavoro, tirocini, doti lavoro, voucher lavoro. La finalità di tutto ciò, è evidente, non è meramente assistenziale ma mira a reimmettere le famiglie all’interno di un perimetro lavorativo e relazionale rimmeterle in un circuito Capitolo specifico sugli adolescenti. Parola d’ordine prevenzione. Sinergia tra assessorati, rete di servizi pubblici (ASL) e volontariato per: Intervenire su abbandono scolastico (sostegno economico alle famiglie) Progetti per prevenire le dipendenze (prevenire e meglio che curare). Dipnedenze da alcol, droga e gioco d’azzardo Favorire l’integrazione multiculturale. Questa si verifica soprattutto tra i giovani che sono i più permeabili all’assorbimento delle diversità Gli interventi diretti a minori e famiglie integreranno le attività del Centro Diurno Minori “L’Aliante” nella nuova sede di via Don Monza, connotandola specificamente come “Centro per minori e famiglie”
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