I Malvestiti lasciano le auto, 25 concessionarie passano ad Autotorino
La T.T. Holding dei due fratelli bustocchi ha ceduto alla società valtellinese che diventa leader in Italia. Rassicurazioni per i 470 dipendenti, molti dei quali in provincia di Varese
La data del 1° aprile segna l’addio dei fratelli bustocchi Girolamo e Luigi Malvestiti al settore della vendita di auto e la trasformazione di Autotorino nel primo dealer italiano di automobili. L’accordo è entrato in vigore da aprile di quest’anno e prevede il passaggio da T.T. Holding (che ha sede a Busto Arsizio) di 25 concessionarie sparse tra Piemonte e Lombardia (molte delle quali in provincia di Varese, ndr) alla società valtellinese presieduta da Plinio Vannini.
Nasce così un gruppo che conta su un fatturato di quasi mezzo miliardo di euro e che rappresenta 13 brand auto, operando su 13 province sparse in tre regioni con un organico di 740 collaboratori. Nel 2014 i “numeri” generati dalle concessionarie Autotorino e dalle realtà TT Holding interessate dall’accordo hanno generato complessivamente un volume di 27.000 auto vendute (nuovo/usato), per un fatturato totale di circa 500 milioni di euro.
Da Autotorino assicurano che è prevista dagli accordi la «massima tutela per i 470 dipendenti che proseguiranno la loro attività senza alcuna variazione». L’accordo è stato siglato dai rappresentati di Autotorino – il presidente Plinio Vanini e il direttore generale Stefano Martinalli – e dai responsabili di TT Holding S.p.a. – i fratelli Gerolamo e Luigi Malvestiti – a cui fanno riferimento le società coinvolte.
L’intesa tra i due gruppi «è stata raggiunta in tempi estremamente celeri, grazie ad un clima di assoluta sinergia e condivisione di intenti che ha contraddistinto tutte le fasi dell’accordo. Le parti hanno trovato rapidamente un punto di incontro rispetto alle reciproche richieste, agevolate dal fatto che entrambe operano su territori contigui e condividono i medesimi mandati di concessionaria per gran parte dei brand coinvolti. Prioritario per tutti, l’impegno a preservare il patrimonio professionale e di competenze rappresentato da tutte le risorse – 470 persone – attive nelle realtà aziendali coinvolte nel passaggio di gestione».
Le società controllate da TT Holding S.p.a., la cui gestione è passata al Gruppo Autotorino S.p.a., sono le concessionarie Auto Class – BMW, Mini di Olgiate Olona, Milano (2), Corsico, Crema, Novara, Gattico, Vercelli, Verbania, Vigevano, San Martino Siccomario.
Le concessionarioe New Motors – Jeep, Mercedes-Benz, Smart di Busto Arsizio, Induno Olona, San Martino Siccomario, Vercelli, Magnago. Le filiali Real Motors – Toyota, Jeep di Busto Arsizio, Saronno, Gattico, Novara, Corsico, Milano, Legnano, Trezzano S/N, Vigevano, Voghera, Cava Manara. Le filiali Tecno Motors – Hyundai di Castellanza, Varese, Corbetta, Cava Manara, Vigevano,
e anche le concessionarie Anelli Auto – KIA di Corsico, Trezzano.
«Affrontiamo questa sfida con grande entusiasmo – ha commentato Plinio Vanini, 51 anni, presidente di Gruppo Autotorino che proprio quest’anno festeggia i 50 anni dalla fondazione -. Ci presentiamo ai nuovi clienti con molta umiltà: siamo un’azienda seria, che mette al primo posto la soddisfazione di coloro che scelgono i nostri servizi di vendita e assistenza. Tutto il lavoro di integrazione sta procedendo regolare. Certo, qualche difficoltà non è mancata e ci stiamo impegnando al massimoper risolvere rapidamente i disagi scaturiti dal complesso passaggio di consegne tra la precedente gestione e la nostra».
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Tutto molto bello, ma perchè non si citano anche i dipendenti che invece a seguito di questa operazione stanno perdendo il lavoro? Forse ci si dimentica di chi lavora in TT HOLDING, PRATICA, ROAR, AUTOSTELLA, TT BROKER? Per loro nessuna ricollocazione nel nuovo gruppo e solo la certezza di rientrare presto tra le file dei disoccupati!
Buona serata a tutti,quello scritto nell’articolo non è assolutamente vero,perché oltre alle persone non comprese nelle 470come già commentato da qualcuno bisogna anche precisare che a san martino pv non c’è nessuna concessionaria autoclass del gruppo bmw in quanto è stata completamente chiusa e reso il mandato alla casa madre,questo senza un motivo specifico,non c’era deficit economico,anzi il 2014 aveva avuto un riscontro più che accettabile,ma la metà dei dipendenti me’compreso sono stati invitati ad avviarsi alla porta di uscita senza nemmeno chiedersi quali sarebbero state le conseguenze…….vergognoso e non dico altro