Gli studenti Supsi si confrontano con il Satyricon di Maderna
Le forze del Conservatorio della Svizzera italiana, della Scuola Teatro Dimitri e della Supsi in uno spettacolo interdisciplinare affrontano una delle opere più originali del teatro musicale del ‘900
Le forze del Conservatorio della Svizzera italiana, della Scuola Teatro Dimitri e del Dipartimento ambiente costruzioni e design della Scuola universitaria della Svizzera italiana (SUPSI) si confrontano quest’anno nel consueto spettacolo interdisciplinare con una delle opere più originali del teatro musicale del ‘900: il Satyricon di Bruno Maderna (1972).
Il libretto si ispira all’omonimo romanzo latino attribuito a Petronio, di cui Maderna seleziona alcune scene mettendole in musica con un linguaggio molto vario ed eterogeneo, utilizzando un piccolo cast vocale, un’orchestra da camera ed alcuni tape registrati. ll risultato è una serie di quadri molto colorati, sicuramente divertenti, spesso grotteschi, quasi schizofrenici nella pluralità di linguaggi e gesti musicali.
«La figura di Bruno Maderna – spiega il Maestro Arturo Tamayo, direttore musicale – ha riacquistato negli ultimi anni quell’importanza che la qualità della sua musica merita. Sebbene da sempre rientra tra le figure chiave delle avanguardie storiche, è stato spesso considerato più come un divulgatore ed un interprete eccellente della musica del suo tempo piuttosto che il gran compositore che era».
L’esecuzione musicale è affidata all’Ensemble 900 del Conservatorio della Svizzera italiana e quella teatrale agli studenti Bachelor of Arts in Theatre della Scuola Teatro Dimitri. Gli studenti del Bachelor of Arts in Comunicazione visiva SUPSI, oltre ad aver curato la grafica del manifesto e della brochure di sala, si sono occupati della scenografia.
Oltre al direttore musicale Arturo Tamayo, coadiuvato dall’assistenza di Francesco Bossaglia, la regia è affidata a Nancy Fürst e Corinna Vitale, la scenografia a Franco Cavani e la regia del suono ad Alberto Barberis. L’evento chiude la stagione concertistica 14/15 “900presente”, che fa parte del mantello luganese dedicato alle avanguardie artistiche LuganoModern.
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