Varese, rigore negato e sconfitta di misura

Dopo Perugia, Vicenza: il Varese perde l’ennesima partita esterna della stagione cedendo di misura, 1-0, al “Menti”, dopo una partita dignitosa nella quale a Neto e compagni manca un rigore solare che avrebbe potuto portare un pareggio inatteso e difficile da pronosticare alla vigilia.
Decide Brighenti, difensore veneto con alle spalle una storia di ospedali e infortuni, che sfrutta di testa un buco di Luoni a inizio ripresa e batte Birighitti, buon esordiente tra i pali del Varese. Ma come detto sul computo finale della partita manca un penalty per un fallo nel finale di Di Gennaro su Lores Varela, sul lato corto dell’area vicentina: arbitro a due passi che concede la punizione con palla sul limite prendendo una cantonata, e forse valutando che un gol del Varese avrebbe inficiato la lotta per la Serie A che vede i veneti al secondo posto in solitaria.

L’andamento del match, va detto, ha visto il Vicenza meritare il successo non fosse altro che per il palo colpito dallo stesso Di Gennaro, dalla mole di gioco molto maggiore e pure dalla solita sterilità offensiva del Varese che, pur muovendosi abbastanza bene, non ha mai realmente impensierito il portiere Vigorito. Il ritorno a sorpresa di Neto, schierato con Forte, non ha dato grandi frutti anche se la prova complessiva del Varese non va giudicata in modo negativo: il trend di miglioramento già visto con Perugia e Avellino è reale, anche se non servirà a salvare la squadra dal baratro. La retrocessione diretta è ormai a un passo: martedì la squadra di Bettinelli tornerà in campo a Chiavari per provare ad allungare ancora un po’ la speranza ma ormai questi sono esercizi di matematica. La testa però, rispetto a un mese fa, è per lo meno un po’ più alta.

COLPO D’OCCHIO – Pubblico delle grandi occasioni allo stadio “Menti” dove il Vicenza sfrutta il pareggio del Bologna a Bari e ne approfitta per salire al secondo posto in solitaria alle spalle del Carpi. Anche in Veneto il Varese non è solo nonostante la drammatica situazione di classifica: qualche decina di tifosi accompagnano la squadra di Bettinelli nella sfida tra biancorosse.

CALCIO D’INIZIO – Ci sono un paio di sorprese nell’undici disegnato da Bettinelli per scendere in campo a Vicenza. In porta non ci va Perucchini, per un problema accusato nella serata di venerdì, bensì l’italo-australiano Birighitti all’esordio in biancorosso e in serie B. E soprattutto l’attacco del Varese presenta, accanto a Forte, capitan Neto Pereira: pretattica dunque del tecnico che aveva pronosticato per il brasiliano “al massimo” qualche minuto.
Pasquale Marino schiera i suoi con il 4-3-3: l’ex Laverone (in passato usato in attacco) torna a fare il terzino, a centrocampo c’è Moretti, altro giocatore transitato da Masnago come Camisa e Gentili entrambe in panchina.

IL PRIMO TEMPO – Il Varese appare ben messo in campo e prova a tenere lontano dall’area il Vicenza pressando alto. I padroni di casa scalpitano, saggiano i riflessi di Birighitti da lontano ma non mettono in difficoltà il portiere italo-australiano, attento su conclusioni non difficili. Verso il quarto d’ora la squadra di Marino pare prendere l’iniziativa con maggiore decisione ma il Varese riprende subito coraggio e con Zecchin prova anche la giocata ad effetto (pallonetto da lontanissimo, sfera alta sulla traversa). Il match prosegue con un certo equilibrio che per poco non va in frantumi al 34′, quando cioé Forte – non è il suo lavoro difendere – concede una punizione ingenua dallo spigolo dell’area di rigore ospite. Sul pallone va Di Gennaro che calcia in modo forte e preciso con un grande effetto: palo alla destra di Birighitti proteso in tuffo e pericolo scampato.
Prima del riposo però si rivede il Varese con l’unico guizzo targato Cristiano: dribbling tra due e bella apertura di esterno per Zecchin che in corsa prova a piazzare di fino al volo con l’unico risultato di calciare in bocca a un attento Vigorito.

LA RIPRESA – Al ritorno in campo il Vicenza passa subito a condurre: allo scadere del 2′ di gioco, sugli sviluppi di un angoli, Brighenti stacca alto lasciando sul posto Luoni e di testa batte Birighitti, poco protetto nella circostanza.
L’1-0 permette al Vicenza di gestire con una certa disinvoltura il vantaggio, anche perché il Varese, pur volenteroso, non trova il modo di colpire una difesa apparsa solida e coordinata. Al 7′ tra l’altro è bravo Birighitti a sventare una pericolosa deviazione volante, di testa, di Cinelli diretta all’angolino. Qualche guizzo di Neto non porta comunque pericoli al Vicenza che nel frattempo inserisce Giacomelli: Bettinelli toglie invece lo stesso Neto e Zecchin lasciando spazio a Varela e Falcone.
La gara appare congelata, con il Varese che non produce e il Vicenza che non forza, salvo al 33′ quando Birighitti replica di pugno alla bordata di Di Gennaro. Sul finale di gara però i lombardi ci provano: padroni di casa rintanati in area e ospiti a pressare con qualche punizione e qualche angolo a favore. Non accade nulla sino al 43′ quando Varela è lestissimo ad anticipare Di Gennaro che gli frana addosso: il varesino è dentro l’area ma l’arbitro Pezzuto sceglie, prendendo una topica abbagliante, di concedere la punizione dal limite che lo stesso uruguagio calcerà male. Non c’è la controprova, ma un sacrosanto rigore avrebbe dato il pareggio al Varese che, evidentemente, ha da tempo finito i propri santi in paradiso. E anche a Vicenza è sconfitta.