Forza Italia: “L’euforia ambientalista rischia di costare cara”
Gli azzurri bocciano la "opzione zero" della Variante che taglia l'edificazione nella zona Sud: "i proprietari hanno un interesse legittimo". E ribattono: "Il Pgt del 2011 già trasferiva il 70% dei volumi"
I grandi proprietari di terreni non hanno «diritti acquisiti», ma un «interesse legittimo» a edificare sulla zona a Sud della città: così Forza Italia di Gallarate si scaglia contro «l’euforia ambientalista» della giunta Guenzani, che ha avviato la revisione del Pgt prevedendo appunto di mantenere a verde la grande area a ridosso della superstrada 336. «Se da una parte può esser vero che non vi è alcun “diritto acquisito” – scrivono segreteria e gruppo consigliare di Forza Italia – è altrettanto vero che esiste un “interesse legittimo” sul quale i proprietari di quei terreni oggi possono contare e far valere, avendo, oltremodo, pagato per decenni tasse su quelle aree considerate edificabili proprio dall’allora assessore Guenzani, oggi sindaco». Forza Italia ricorda infatti il ruolo che l’attuale sindaco ebbe – negli anni Ottanta – nel definire le prospettive di sviluppo di quella zona, che doveva diventare cuore dello sviluppo delle città: una previsione che fu poi bloccata negli anni Novanta, quando invece l’edificazione si indirizzò verso altre parti della città.
È legittimo per il Comune decidere che la zona a Sud della città deve essere mantenuta a verde? Intorno a questa domanda ruota la questione: l’amministrazione comunale ha richiesto diversi pareri legali sulla questione e ha deciso di tirare dritta, la maggioranza di centrosinistra sostiene («non ci facciamo intimidire», la secca risposta di SEL alle uscite sulla stampa riconducibili ai proprietari), Forza Italia invece non è convinta della mossa, prevedendo che «gli slogan elettorali» costeranno molto ai gallaratesi: «L’opzione zero costerà alle tasche dei Gallaratesi, senza portare di fatto reali benefici allo sviluppo del territorio che non significa per forza cementificare come strumentalmente la sinistra vuol far passare come concetto».
Alla idea della "opzione zero" portata avanti dall’amministrazione Guenzani, Forza Italia contrappone invece la validità del Pgt attuale, elaborato dall’allora assessore Massimo Bossi e ancora in vigore, in attesa della Variante: «nel 2011 le stesse aree hanno subito una riduzione del 70% in termini di volumetria, passando quindi da 3.600.000 mc a 840.000 mc», che prevedeva di «spostare la volumetria disponibile dall’area della 336 su altre aree della città ove consentito», applicando il principio di perequazione. Per il resto, Forza Italia attacca il sindaco (ricordando le «scelte costate ai contribuenti circa 1.600.000 euro», per un esproprio a Cedrate negli anni Ottanta) e giudica assurda la scelta di mantenere a verde con funzione anche agricola l’area a ridosso della superstrada 336, «con orti urbani in mezzo al gas di scarico». La Variante deve ancora approdare in consiglio comunale (per ora sono state fatte diverse riunioni in commissione), ma la battaglia sembra già infuriare.
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