Truffatori in Croce Rossa, 11 denunciati

Denunciati per abuso d'ufficio, falso in atto pubblico, e truffa ai danni dello Stato. Nei guai anche il presidente della Croce Rossa

guardia di finanza

La Compagnia della Guardia di Finanza di Luino ha concluso un’indagine di polizia giudiziaria nei confronti della Croce Rossa di Luino. L’attività è stata avviata a seguito di alcune segnalazioni relative ad irregolarità sia nelle modalità di rendicontazione dei servizi di trasporto sanitario, sia nella gestione delle spese dell’ente, effettuate con esborso di denaro pubblico. Le indagini riguardano gli anni 2012-2013 e comunque prima della privatizzazione della Croce Rossa, quando gli acquisti erano regolati dal Ministero delle Finanze.

Le Fiamme Gialle, dopo aver interessato l’Autorità Giudiziaria, hanno avviato, oltre alle classiche investigazioni di polizia giudiziaria, mirati approfondimenti documentali e contabili di natura economico-finanziaria, analizzando l’intero impianto contabile dell’Ente.

Le indagini, dirette e coordinate dalla Procura della Repubblica di Varese, hanno permesso di riscontrare numerose irregolarità nella gestione del denaro pubblico.

In particolare le indagini hanno permesso di rilevare irregolarità nelle procedure di acquisto di forniture di beni e servizi. Diverse spese, infatti, sono state affidate – senza ricorrere alle previste procedure del circuito del mercato elettronico dedicato alle pubbliche amministrazioni – direttamente a due società di capitali di proprietà della famiglia del presidente del Comitato Locale dell’Ente, nelle quali lo stesso rivestiva la carica di procuratore speciale con l’incarico, tra l’altro, di sviluppare relazioni commerciali con clienti e fornitori, in palese violazione sia della normativa sul procedimento amministrativo e del Codice degli appalti pubblici, sia dell’obbligo di astensione a cui si deve attenere l’incaricato di un pubblico servizio in presenza di interessi propri o di prossimi congiunti.

Dall’esame delle spese sostenute dall’ente, con particolare riferimento ai costi del personale, sono state rilevate irregolarità nella certificazione degli orari di lavoro da parte del personale dipendente. Le indagini di polizia giudiziaria hanno permesso di accertare sia false timbrature, sia assenze ingiustificate dei dipendenti, permettendo così agli stessi di incassare corrispettivi per servizi giornalieri, in realtà mai prestati.

Inoltre, sono state accertate talune spese personali sostenute dai volontari e addebitate all’Ente.

Le indagini, oltre all’analisi delle spese sostenute, hanno poi interessato l’attività svolta nel concreto della Croce Rossa di Luino che, oltre ad effettuare servizi di trasporto sanitario d’urgenza, pagati dal servizio sanitario nazionale, effettuava anche servizi di trasporto sanitario a favore di privati cittadini (in caso di visite, ricoveri oppure dimissioni), sia presidi durante manifestazioni sportive.

Sono state rilevate numerose irregolarità nella compilazione dei rapporti di servizio delle autoambulanze. In particolare, i trasporti resi, a favore di parenti dei volontari o i servizi di presidio durante manifestazioni resi nei confronti di alcuni enti e associazioni, venivano compilati senza specificare che si trattava di un servizio privato, pertanto senza addebito dei relativi costi al richiedente ma, indicando, contrariamente al vero, che si trattava di attività tipica dell’Ente, e pertanto gravanti sulle finanze pubbliche. Queste false attestazioni, venivano poi avallate dal personale amministrativo in fase di inserimento dati al sistema informatico dell’ente. Tale procedura faceva sì che le prestazioni rese, risultavano di fatto gratuite per i fruitori, anche in virtù della mancata emissione del documento fiscale nei loro confronti, con conseguente onere a carico dell’Ente.

Gli ulteriori approfondimenti hanno permesso, inoltre, di rilevare che, in diversi casi, i “rapporti di servizio” delle ambulanze, venivano falsificati anche dopo la loro iniziale compilazione.

Le indagini hanno permesso di segnalare all’Autorità Giudiziaria, complessivamente undici persone tra cui, il presidente del Croce Rossa di Luino, responsabile dei reati di abuso d’ufficio, falso in atto pubblico, falsità materiale, e truffa ai danni dello Stato.

Complessivamente è stato accertato un danno all’Erario quantificato in oltre 15.000 euro, interrompendo in tal modo l’illecita attività di sperpero delle risorse pubbliche gravanti su tutti i cittadini.

 

Roberta Bertolini
roberta.bertolini@varesenews.it

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Pubblicato il 19 Giugno 2015
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  1. Avatar
    Scritto da mauro micheluzzi

    Dal 2008 in qualita’ di coordinatore RLS CRI Lombardia ho fatto segnalazioni prima all’interno dell’ente seguendo la scala gerarchica e quando non ho avuto riscontri alle autorita’ preposte! Oggi e’ stata scoperta l’acqua calda! Bravi gli uomini della GdF di Luino! Ma e’ un lavoro che avrebbero dovuto fare in tutta la regione Lombardia! I fatti descritti per la sede CRI di Luino avvengono sistematicamente in buona parte delle sedi CRI di tutta la regione! Tutti ne sono a conoscenza ma nessuno parla, nessuno si lamenta poiche’ ci si nasconde in modo infame dietro la bandiera del volontariato! In Italia ci si trincea dietro questa parola… in nome del volontariato si pensa che sia tutto lecito, che non si debbano rispettare norme e leggi. E’ vergognoso!

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