Ballante: “Whirlpool, un accordo storico”
Secondo il segretario della Fim Cisl provinciale, l'intesa raggiunta con la multinazionale americana apre una nuova stagione di relazioni industriali
«È un accordo storico per due motivi: per la prima volta Whirlpool cambia il piano industriale in corsa. Il nuovo accordo è una sintesi per eccesso e non per difetto». Mario Ballante, segretario provinciale della Fim Cisl, sta ritornando da Roma con l’accordo firmato al Mise ancora caldo. È soddisfatto per l’intesa raggiunta con i vertici della multinazionale americana, ma ancor di più per la nuova stagione di relazioni sindacali che attende i metalmeccanici. «Questo accordo – spiega il sindacalista – è uno spartiacque in quanto ha dimostrato che un Paese che ha una politica industriale e un ministero che gioca un ruolo attivo nelle trattative, ha un potere contrattuale diverso rispetto ai capitali stranieri. Nello specifico Whirlpool ha preso atto che l’Italia esprime delle specificità socioeconomiche diverse da territorio a territorio ma che tutte insieme compongono una filiera in grado di garantire ottimi prodotti e altrettanti ottimi servizi».
«Questo va visto come come un passo in avanti – conclude il sindacalista – e non un arretramento di Whirlpool. Si tratta di un piano serio perché risponde a tutti i quesiti posti circa la riorganizzazione produttiva. Ora la parola passa ai lavoratori che si dovranno pronunciare con un referendum sull’accordo».
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Buongiorno caro Direttore,
al nord non siamo contenti di questo nuovo piano industriale, al sud come si legge su “il Mattino” di Napoli al sud non lo sono neanche, le aziende coinvolte nell’indotto della provincia di Varese sono scontente e tante chiuderanno. Facendo quatto conti, perchè è di conti che si parla…vuoi vedere che chi è contento sono solo i sindacati che hanno fatto il “gioco” dell’azienda?
Leggete sotto e capirete
Carinaro, gli operai Whirpool in assemblea contestano l’accordo e i sindacalisti che lo illustrano
CARINARO – Alta la tensione stamattina a Carinaro, dove nello stabilimento della Indesit- Whirlpool, i sindacati hanno incontrato i lavoratori per spiegare l’accordo firmato ieri al Mise. Il segretario generale della Fim Cisl Marco Bentivogli è stato accolto al grido di “ Venduti, venduti!”. Gli operai hanno manifestato il proprio dissenso sulla decisione di accettare il nuovo piano industriale dell’azienda. In un clima infuocato, Bentivogli si è rivolto ai dipendenti, spiegando il lavoro svolto dai sindacati.
“ Dovete ricordarvi- dice alla platea- qual era il punto di partenza, che prevedeva la chiusura del sito. Abbiamo fatto il massimo – aggiunge – e la scelta dinanzi alla quale ci trovavamo era, o quella di siglare l’accordo, o di ritornare al precedente piano industriale, ossia al nulla. Abbiamo oggi una grande certezza – sottolinea il segretario – che qui il lavoro sarà migliore e bisogna riconoscere il grande risultato di aver portato a Carinaro il polo Emea per accessori e ricambi per tutti i prodotti per i mercati UE, Africa e Medio Oriente”.
I lavoratori non hanno fiducia nell’attuazione del piano. “E comunque sia – si lamentano – nell’ opinione pubblica il nostro problema sembra risolto, invece non è così visto che su 815 persone, soltanto 320, con un turno da 6 ore, continueranno a lavorare e – incalzano – vorremmo proprio sapere quanti accetteranno uscita agevolata o trasferimenti”. Al referendum che si terrà il 13 e 14 luglio, gli operai sono chiamati ad esprimersi sull’ipotesi di accordo. “ E’ solo una presa in giro- gridano gli operai – è ovvio che, soprattutto attraverso il contributo del Nord, che non è stato penalizzato come il Sud – vincerà il si”.
Venerd? 3 Luglio 2015, 13:23 – Ultimo aggiornamento: 20:30