Marantelli in lizza per la Commissione Difesa

Daniele Marantelli è un lizza per diventare presidente della Commissione Difesa a Montecitorio. «E’ vero che ci sono queste voci – conferma il parlamentare di Varese – ma è difficile che possa accadere.  La trattativa è delicata e comunque io sono già membro della commissione, nell’ufficio di presidenza del gruppo, e cerco di fare il massimo per svolgere al meglio il mio lavoro».

Lo spiraglio si è aperto per un mini rimpasto di governo e di commissioni.  Entro il 21 luglio il presidente del consiglio Matteo Renzi intenderebbe portare a termine l’operazione. Si tratta in sostanza di rimodulare le cariche con le novità intervenute nella maggioranza di governo negli ultimi mesi. Si parla di nuovi sottosegretari, e di nuove presidenze. Ad esempio, dovrebbero saltare le 4 presidente di commissione di Forza Italia a Montecitorio, dopo la rottura del patto del Nazareno, ma ci sarebbe anche da certificare l’ingresso stabile di alcuni ex bersaniani del Pd nella maggioranza renziana, i deputati e senatori che hanno scelto oramai di sostenere il governo senza infingimenti.

E Marantelli in tutto questo bailamme cosa c’entra? Daniele Marantelli è un “Giovane turco”, milita infatti da tempo in una corrente che fa capo al presidente del Pd Matteo Orfini e al ministro della giustizia Andrea Orlando. Si tratta di due ex giovani del Pd, di area sinistra, che hanno da tempo stretto un patto generazionale con Matteo Renzi per governare il partito. Il deputato di Varese, che dunque è tecnicamente renziano,  aderisce da tempo a “Rifare l’Italia”, corrente di Orfini e Orlando, per questo viene definito dai quotidiani nazionali “Giovane turco” anche se ha oramai passato i 60 anni e non ha certo origini mediorientali. Venerdì alle 18 e 30 a Milano, al Pirellone, i Giovani Turchi di “Rifare l’Italia” terranno una conferenza insieme a un’altra corrente del Pd, ribattezzata “A sinistra per il cambiamento”, ovvero il gruppo che fa capo al ministro dell’agricoltura Maurizio Martina (bergamasco ed ex segretario regionale lombardo) e all’ex ministro del lavoro Cesare Damiano. Si parlerà di Europa e solidarietà. Si tratta di una marcia di avvicinando tra piddini di sinistra che, abbandonata la guerriglia Anti-Renzi di Bindi, Bersani e D’Alema, sono diventati ormai una componente della maggioranza renziana del partito ma con una propria identità. Gira che ti rigira, Marantelli è parte di questo mondo, che non si è mai isolato e che ha mantenuto sempre una agibilità politica notevole dentro l’attuale maggioranza del Pd e del governo. E’ per questo che Marantelli è uno dei nomi indicati per sostituire Elio Vito, il forzista che dovrebbe mollare la Commissione difesa di Montecitorio. Non solo però: Marantelli ha anche stretti e antinchi legami con la realtà produttiva di Aermacchi e Agusta, ovvero due delle aziende strategiche della Difesa italiana.

La vicenda della candidatura a sindaco sembra accantonata. «In questo momento sono più impegnato in una dimensione nazionale» chiosa il deputato del Pd.