Delrio: “Arcisate Stabio pronta nel 2017”
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio fa tappa nei cantieri del collegamento ferroviario Arcisate - Stabio
Riparte la ferrovia Arcisate Stabio. Questa volta davvero. Durante la conferenza stampa tenutasi questa mattina (lunedì 3 agosto) in comune ad Arcisate il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio e RFi hanno garantito tempi certi e avvio dell’opera. Anche il presidente della regione Roberto Maroni si è detto fiducioso. I cantieri saranno a regime dal settembre 2015, il completamento delle opere ferroviarie è previsto per il settembre del 2017.
Alla conclusione dei lavori l’investimento complessivo sarà di circa 261 milioni di euro. L’amministratore delegato del gruppo Fs Italiane Michele Mario Elia (presente con Maurizio Gentile, ad di Rfi) ha illustrato i lavori e ha garantito che la delibera della corte dei conti di giugno, che ha criticato lo stanziamento economico per il trattamento delle terre da scavo, non bloccherà in alcun modo la prosecuzione del cantiere.
Tutte le parti dell’opera sono infatti già finanziate come ha confermato il ministro Delrio. Rimane tuttavia da aggiornare l’aspetto burocratico. L’accordo di programma prevede già gli stanziamenti corretti. L’opera è in attesa di una nuova delibera CIPE per l’aggiornamento dei costi, ma si tratta di un percorso indipendente dalla prosecuzione dei lavori che, secondo Elia, possono iniziare subito.
I SINDACI
Il sopralluogo è iniziato con le domande del sindaco di Arcisate Angelo Pierobon, che ha chiesto a Delrio quando la ferrovia sarebbe stata completata. Maria Sole De Medio, presidente della comunità montana dal Piambello, ha invece chiesto che Rfi e il governo aiutino i cittadini italiani a non vergognarsi più di quest’opera, dato che il tratto svizzero è già stato ultimato da mesi. Domande espresse anche dal sindaco di Induno Olona Marco Cavallin: «Vogliamo vedere ruspe e operai al lavoro anche la notte». Gunnar Vincenzi, presidente della Provincia di Varese e e sindaco di Cantello si è associato alle richieste dei colleghi.
LE FERROVIE
«I problemi nei cantieri ci sono sempre – ha spiegato da par suo Michele Mario Elia, amministratore delegato di Fs – ma qui si è raggiunto un estremo. Vi voglio rassicurare sulla nuova ditta che seguirà i lavori, la Salcef, si tratta di un’impresa affidabile, che lo scorso anno realizzò, in soli due mesi, dopo l’incendio alla stazione Tiburtina, due binari e due sottopassaggi». Ma soprattutto L’ad delle Ferrovie ha spiegato che la Corte dei conti non bloccherà in alcun modo i lavori. «Non ci sono intoppi – ha riferito – l’accordo di programma ha definito tutto. Altri problemi sono in corso di risoluzione. Per quanto riguarda la corte dei conti, abbiamo trasmesso le cifre al governo e a settembre vi sarà una nuova delibera Cipe».
IL MINISTRO DELRIO
L’ex sindaco di Reggio Emilia è stato molto chiaro. «Ogni giorno mi occupo di un’opera italiana – ha detto – e stiamo cercando di sbloccare i colli di bottiglia, che sono tanti e che dipendono da molti fattori, a partire da una legislazione molto complicata. Andando sui territori – ha continuato – si guardano in faccia le persone e ci si assume degli impegni, come stiamo facendo oggi. Ci vuole disciplina per risolvere le cose e sciogliere i nodi, ma siamo fiduciosi che in 2 anni si possa fare tutto. L’opera è totalmente finanziata – ha proseguito – i soldi ci sono e la delibera Cipe sarà fatta in adeguamento alla richiesta della corte dei conti. Presto incontrerò anche il ministro svizzero. Facciamo intanto ripartire questo cantiere e diamo il segno che l’Italia è un paese che ha una grande operatività» .
IL GOVERNATORE MARONI E LE TERRE DA SCAVO
Il presidente della Regione Roberto Maroni ha osservato: «I cantieri di Arcisate e Induno non sono di competenza della Regione ma di Rfi, noi come Regione siamo intervenuti per aiutare a risolvere un problema ambientale come quello dello smaltimento dell’arsenico delle terre da scavo e abbiamo contribuito a risolvere il problema, così oggi il cantiere può ripartire e da qui nel dicembre 2017 transiterà il primo treno di questa linea ferroviaria».
DEPOSTO LO STRISCIONE DI PROTESTA
Dopo la conferenza stampa il gruppo si è trasferito sul cantiere. A Induno Olona il ministro Delrio è stato accompagnato dai tre sindaci (Marco Cavallin di Induno Olona, Angelo Pierobon di Arcisate, Gunnar Vincenzi di Cantello) davanti allo striscione con cui il comune protestava contro l’opera incompiuta. Delrio e Cavallin lo hanno tolto e insieme al presidente Maroni hanno risposto alle domande di alcuni cittadini: «Intanto sblocchiamo questo cantiere – ha detto in sostanza – e cerchiamo di fare in fretta nel completare tutte le opere. Ci siamo presi un impegno».
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