Riforma della sanità: cosa cambia per il cittadino
Tra ASST, Pot, Prest e ATS il sistema sanitario modificherà profondamente la sua impostazione. Il direttore del Crems della Liuc spiega quale sarà la futura organizzazione
Meno ospedali e più territorio. Tra ASST, ATS, POT e PREST, il futuro della sanità lombarda dovrà essere con più territorio. La riorganizzazione totale dell’attuale offerta sanitaria sarà il vero banco di prova del cambio di passo voluto dal Presidente Maroni. Ma cosa troveranno un domani, più o meno prossimo, i cittadini lombardi? Cerchiamo di fare chiarezza con il professor Davide Croce, direttore del Centro di Ricerca CREMS dell’università Liuc di Castellanza.
Iniziamo dalle ATS: cosa succederà?
Le Agenzie di tutela del Territorio (ATS) sostituiranno le vecchie ASL. Saranno la metà delle vecchie aziende sanitarie, e ognuna avrà un territorio molto più vasto. Le funzioni saranno limitate a programmazione, accreditamento e parte di controllo gestito in sinergia alla nuovissima Agenzia che verrà istituita allo scopo. Non saranno più gestiti dalle ATS, quindi, tutti i servizi che attualmente le Asl erogano come le vaccinazioni, le visite per le patenti, gli screening, le consulenze dei consultori, i controlli sanitari delle acque piuttosto che delle falde acquifere.
Varese sarà accorpata a Como e anche le sedi subiranno modifiche: le sedi dei distretti con le competenze confluiranno probabilmente sotto l’influenza delle ASST che si accolleranno tutte le attività di servizio. Alla nuova ATS rimarranno le sedi centrali per poter svolgere le funzioni previste.
Gli ospedali diventeranno ASST: aziende socio sanitarie territoriali
Le ASST saranno le vecchie aziende ospedaliere che manterranno il loro compito di offerta sanitaria specialistica a cui si aggiungerà l’attività fatta sul territorio da parte dei medici di medicina generale che si dovranno unire in ambulatori operativi dalle 8 alle 20, sette giorni alla settimana. Qui il paziente troverà la prima cura e la presa in carico. Il sistema è già in vigore da anni nel Veneto. È un modo, per esempio, per diminuire le attese al pronto soccorso. Se il cittadino con patologie non gravi vorrà comunque rivolgersi al pronto soccorso saltando il medico di base, dovrà pagare un ticket. Il direttore dell’ASST, quindi, avrà sotto mano l’organizzazione sia dell’ospedale sia del territorio e potrà intervenire per migliorare i percorsi o superare eventuali intoppi.
Oltre agli ambulatori dei medici di base, la riforma prevede la nascita di PREST e POT
I PREST saranno poliambulatori dove il paziente viene preso in carico trovando cure di base e specialistiche, oltre che l’infermiere di famiglia che sarà la figura pèiù flessibile e mobile per arrivare al domicilio del paziente. Al punto unico di accesso sarà possibile ottenere tutte le risposte, compresa l’Assistenza domiciliare integrata (ADI) e quella sociale.
I POT offrono, oltre alle cure territoriali, il diretto collegamento con l’ospedale e la riabilitazione. Questa organizzazione risponde soprattutto all’esigenza di curare i pazienti cronici che, statisticamente, rappresentano la fetta di risorse più importante nel bilancio sanitario lombardo.
Le diverse ASST, quindi, saranno chiamate a riorganizzare l’offerta sul territorio in modo da costruire percorsi integrati ed efficienti per i pazienti. È probabile, quindi, che gli ospedali così come funzionano attualmente verranno superati: ci saranno accorpamenti di reparti, specializzazioni di presidi, creazione di nuovi percorsi assistenziali.
Si tratta di un cambiamento molto importante e verrà realizzato gradualmente. Ancora non sono chiari i tempi e nemmeno i modelli. Il principio contenuto nella legge dovrà ora essere tradotto in azioni e direzioni da parte di chi arriverà a dirigere il nuovo assessorato unico.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Albi.63 su A Pietro Broggi la borsa di studio della Famiglia Legnanese
Felice su Entro il 2025 Beko chiuderà gli stabilimenti di Comunanza e Siena. A Cassinetta taglierà i frigoriferi: 541 esuberi
malauros su Hanno 15 anni i tre ragazzini denunciati per il rogo all’azienda agricola di Voltorre
elenera su Ritrovato vivo ma ferito il malnatese disperso in Val Grande
elenera su "Non si potrebbe mettere questo cartello in mezzo alla rotonda di largo Flaiano a Varese?"
ccerfo su Don Marco Casale, neo-pastore di Gavirate: insieme è più bello
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.