Anche Induno Olona avrà il suo centro del riuso

Il comune di Induno Olona si è aggiudicato il bando regionale per la realizzazione di un centro del riuso. Il bando, pubblicato ad aprile, finanziava fino al 70% delle spese per realizzare strutture legate al riuso e alla nuova vita degli oggetti evitando che vengano mandati in discarica.

I criteri premiali erano diversi e tra gli altri: dalla collaborazione con le associazioni per la gestione del centro alla distanza fra il comune e la piattaforma ecologica, dalla densità demografica alla qualità della conservazione degli oggetti conferiti. Sono stati finanziati 25 progetti regionali tra i quali figura anche quello della cittadina alle porte del capoluogo.

Si tratta di un progetto da valore complessivo di 15.800 euro: al comune è stato assegnato un finanziamento di poco più di 11.000 euro.
Si tratta di un centro che ha come obiettivo quello di “salvare” oggetti che non si utilizzano e che altrimenti finirebbero in discarica, magari senza motivo. La prima fase sarà la messa a punto del locale – la ex sede delle filarmonica indunese, sotto alle scuole medie – in via Solari, a cui seguirà l’acquisto degli arredi per gestione del centro.

«Quando saremo pronti per far partire il centro – spiega Monica Filpa, assessore ed ambiente ecologia – informeremo in maniera dettagliata la popolazione. L’idea è di avviare subito i contatti con le associazioni del territorio per la gestione del centro. La filosofia alla base di questo progetto è quella legata alla diminuzione della produzione dei rifiuti attraverso lo strumento del riuso, ed un’azione educativa vista anche la contiguità con le scuole. Con questo progetto si sensibilizzano le nuove generazioni alla sostenibilità».

Ad aprile giornata del baratto ha avuto in città un ottimo riscontro di pubblico: i cittadini mettevano a disposizione gli oggetti non più utilizzati e veniva loro consegnato un buono col quale potevano portarsi a casa ciò che ad essi serviva.
Col centro del riuso Induno Olona compirà un ulteriore passo verso una politica legata all’ambiente e al suo rispetto.

L’idea iniziale per il funzionamento del centro sarà quella di assegnare una sorta di “valore” all’oggetto – un valore minimo, nominale – così da destinare il ricavato ad attività socialmente utili.

Progetti di questo genere non sono nuovi nel panorama provinciale: c’è l’esempio di Malnate, che sta funzionando dal gennaio scorso grazie al lavoro di quattro associazioni.

Il centro funge da punto di riferimento per molti cittadini che da un versante vogliono risparmiare e dall’altro si privano di oggetti inutili ma ancora in buono stato (ci sono dagli sci ai televisori, dai classici libri alle coperte o alla mobilia); è stato addirittura creato un gruppo su facebook a cui i cittadini, iscrivendosi, possono venir informati in tempo reale su ciò che si può trovare.