Cambio della guardia in giunta, per rispettare le quote rosa
L'opposizione aveva presentato ricorso al Tar, il sindaco Dimitri Cassani vuole evitare contenziosi: Perazzolo esce formalmente dalla giunta, entra Paola Scanelli
Cambio della guardia nella giunta di Casorate Sempione: dopo il ricorso presentato dall’opposizione sulle quote di genere, il sindaco Dimitri Cassani ha sostituito l’assessore Giuseppe Perazzolo – che si occupava di lavori pubblici – con Paola Scanelli – che ha ora la delega da assessore alla cultura e politiche giovanili. Perazzolo sarà consigliere delegato, sempre ai lavori pubblici: non firmerà dunque i provvedimenti di governo del Comune (come le delibere), che saranno firmati dal sindaco.
«Abbiamo deciso di adeguare la giunta al Decreto Del Rio, anche se non è stato facile» spiega Cassani. che contesta (ma applica) «una legge sbagliata». «Non tanto nel merito di riequilibrare la rappresentanza di genere, quanto nel metodo: se è giusta la parità di consiglieri candidati che si sottopongono al vaglio dell’elettorato, trovo ingiusto che le stesse quote si applichino in giunta. Se le donne non vengono premiate dall’elettorato, è ingiusto imporre. Sbagliato quando diviene discriminatorio in senso sbagliato: donna deve essere in giunta per merito non per quote»
La necessità di cambiare la giunta a pochi mesi dalle elezioni deriva dal ricorso presentato dall’opposizione, che ha portato davanti al TAR della Lombardia la questione delle quote di genere all’interno della squadra di governo guidata da Cassani: «Non rispetta il 40% indicato dalla Legge Delrio», ha denunciato il centrosinistra. Il sindaco dice oggi che la giunta è stata fatta tenendo conto prima di tutto delle competenze e che rispecchiava la giurisprudenza esistente sul tema: «Al 1° giugno non c’era nessun pronunciamento del Tar, soprattutto Lombardia. L’unico pronunciamento era quello del Tar Calabria, che però appunto riguardava un’altra Regione» (in più il 5 maggio 2015 il Consiglio di Stato concesso la sospensiva sul provvedimento del TAR Calabria). «Abbiamo fatto la giunta consapevoli che non rientravamo nel 40%, ma anche del fatto che ad oggi non ci sono sentenze relative al Tar Lombardia: secondo l’orientamento regionale eravamo nel pieno rispetto della presenza di genere».
Cosa è cambiato dunque, per far cambiare idea al sindaco? «Lo stesso Consiglio di Stato il 5 ottobre ha emesso sentenza in cui dice interpretazione deve essere rigida: il 40% è inderogabile, dal 5 ottobre scorso la giunta non è conforme. Avremmo potuto aspettare la camera di consiglio sul ricorso dell’opposizione, ma avremmo speso un sacco di soldi per un ulteriore ricorso che avrebbe richiesto anni. Sarebbe stata scelta – conclude Cassani – una scelta da cattivo amministratore, abbiamo deciso invece di adeguarci. Sappiamo che non è immagine positiva, ma abbiamo fatto confronto interno chiaro e basato sul principio che si deve governare con il consiglio e non con la giunta».
Via libera dunque alla nuova squadra, con l’ingresso di Paola Scanelli e l’uscita dal gruppo di assessori di Giuseppe Perazzolo. Cassani dice che la scelta è stata fatta in pieno accordo dal gruppo, Perazzolo continuerà a far parte della squadra di governo del paese, ma non formalmente: «Giuseppe è il miglior assessore, la delega ai lavori pubblici rimarrà come consigliere delegato. È la persona più adatta, dire anche guardando agli ultimi vent’anni di storia». L’uscita di Perazzolo dalla giunta risolve anche alla radice un’altra questione sollevata dall’opposizione, quella della possibile incompatibilità tra il ruolo comunale e la professione di Perazzolo.
Dal punto di vista politico, la maggioranza non si lascia sfuggire la possibilità di tirare qualche stoccata all’attuale opposizione di centrosinistra: Cassani parla dei ricorsi e delle denunce dell’opposizione come «volontà di destabilizzare il nostro lavoro» e assicura: «Da questa vicenda usciamo più forti e determinati di prima». E all’ex’opposizone rinfaccia anche scarsa coerenza: «Nel ricorso parlano di principi generali e non solo della Delrio, ma loro avevano un solo assessore donna, perché il sindaco non conta: dove erano le quote rosa nell’amministrazione Quadrio?» attacca Cassani «E dove sono le quote rosa nella minoranza? Debora Cattoretti ha preso moltissimo voti, è stata miss preferenze, ma non è né in consiglio né nelle commissioni»
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Alessandra Toni su "La sanità pubblica è a rischio privatizzazione": la raccolta firme on line contro il taglio delle tariffe
lenny54 su "La sanità pubblica è a rischio privatizzazione": la raccolta firme on line contro il taglio delle tariffe
Valeria Vernon su MV Agusta la situazione è critica: il sindacato dice no ai licenziamenti collettivi
lenny54 su Carabinieri e polizia locale sventano la maxi rissa del sabato pomeriggio a Luino con 200 persone
Sca su Riapre il bando per la gestione dell'ex Lido di Luino
ccerfo su Finti addetti, gioielli in frigorifero, truffe al peperoncino: i carabinieri spiegano agli anziani di Ferno come reagire
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.