Scossa Openjobmetis, a Capo d’Orlando è vittoria
Varese, guidata da un grande Ukic, comanda da cima a fondo sul campo della Betaland. Brivido nel finale ma Ilievski sbaglia il tiro del pareggio: finisce 62-66, i biancorossi respirano
Nella trasferta più lontana, e in emergenza tra gli esterni (anche Varanauskas out all’ultimo minuto) la Openjobmetis si toglie la prima, vera, soddisfazione dell’anno andando a espugnare Capo d’Orlando che fino a questo punto aveva perso una sola volta di un sol punto. Un successo meritatissimo quello di Varese, che rende giustizia al lavoro di Moretti e servirà anche a soffiar via un po’ del pessimismo (pure comprensibile) che si è accumulato nelle ultime settimane sul cielo di Masnago. In Sicilia lo scarto finale è minimo, 62-66, ma il risultato non racconta di una partita che i biancorossi hanno condotto da cima a fondo, reagendo a tutti i tentativi di rientro della Betaland. Nonostante questo però, la Openjobmetis ha rischiato la beffa proprio sul finire della partita ma prima Nicevic e poi Ilievski si sono mangiati due canestri da sotto permettendo a Varese di tagliare il traguardo con le braccia alzate.
Quella del PalaFantozzi è stata la partita di Ukic: il play croato che “scade” a dicembre ha vissuto minuti di onnipotenza assoluta, chiudendo la partita con 21 punti e 6 assist nonostante la spremitura causata dall’assenza improvvisa di Varanauskas (ginocchio). Con lui bisogna segnalare le prove di Campani e, finalmente, Thompson: l’americano, pur con le solite amnesie, è stato importante nel finale con 5 punti e un recupero pesantissimi. Rondine che non fa primavera o reale segnale di risvelglio? Buono anche l’apporto di Faye, soprattutto a rimbalzo, e di Cavaliero che è stato glaciale con gli ultimi tiri liberi. Male invece Davies che era in grande ascesa e oggi ha rischiato di rovinare tutto: visto come è finita sarà perdonato.
Con i due punti di oggi la Openjobmetis sale a quota 4 e apre così un’altra settimana importante: sul tavolo ci sono grosse possibilità di intervento nel roster (Kuksiks verso l’ingaggio, Shepherd e Ferrero in bilico) ma anche che Galloway e Wayns facciano passi avanti verso il rientro. E poi c’è Torino da battere, in uno scontro determinante per lasciare la zona rossa della classifica.
LA PARTITA – Varese dà il meglio in avvio: i lunghi, alimentati da Ukic, sfruttano la propria mobilità e danno subito il vantaggio agli ospiti mentre la Betaland – brutto approccio – colleziona palle perse a raffica contro la buona difesa impostata da Moretti. Quando Griccioli abbassa il quintetto, Capo migliora ma intanto il primo quarto è tutto varesino: 8-18.
Inizia così una rincorsa continua, in cui Varese fa l’elastico respingendo ogni ritorno dei padroni di casa: prima allunga Ukic, poi Oriakhi si fa largo in area ma Moretti trova nei tiri piazzati di Campani l’antidoto anti-rimonta (33-42).
Faye apre il fuoco da lontano a inizio ripresa, Ukic colpisce ancora ma poi tocca all’Orlandina reagire con un parziale di 8-0. Sul minimo vantaggio (+3), è bravo Cavaliero da lontano e così l’ultimo intervallo arriva sul 50-54.
IL FINALE – Ancora una volta Varese, messa alle corde, riesce a trovare la via di uscita: Ukic ne fa 5 in fila e poi va a prendere fiato; ne approfitta Jasaitis con la tripla del -4 ma a questo punto tocca (addirittura) a Thompson. L’ala prima colpisce dall’arco, poi ruba palla in difesa e segna in contropiede chiudendo l’assist di Cavaliero per il +9 a meno di 3′ dalla fine. Il momento in cui viene il “braccetto” a chi non è abituato a vincere, e infatti da qui in poi l’Openjobmetis fatica a gestire l’attacco. In particolare è Davies a combinarne di ogni, schiantandosi anche in contropiede sul +4. Nicevic grazia Varese una prima volta, non la seconda (dopo un tiro di Ukic che esce beffardo) e con 44” da giocare gli ospiti sono solo a +2. Altro attacco difficile, ferro di Faye dall’arco e Capo ha addirittura il pallone per pareggio o sorpasso; Ilievski però esagera con le finte, tira corto con Campani che sporca la palla a pochi attimi dalla sirena. Sufficienti a Cavaliero per subire fallo e chiudere dalla lunetta: 62-66. Varese è viva, viva Varese.
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