Da Expo all’Anno Santo, il turismo varesino è (ancora) pronto
Ha visto la presenza di un centinaio di partecipanti il convegno “Nuova legge regionale sul Turismo. Cosa cambia per le imprese turistiche?” organizzato da Confesercenti
Ha visto la presenza di un centinaio di partecipanti – un numero notevole, per un seminario tecnico – il convegno “Nuova legge regionale sul Turismo. Cosa cambia per le imprese turistiche?”.
L’incontro che si è svolto lunedì 9 novembre 2015, alle 14,30 presso il Borgo di Mustonate, è stata un’importante occasione di approfondimento e di confronto per gli operatori del settore e tutti i soggetti interessati in merito al nuovo Testo unico sul Turismo, approvato in Regione il 16 Settembre scorso e che delinea nuovi scenari e inediti strumenti di pianificazione concertata del settore turistico per il futuro della regione: una riforma che vede la regione stessa in un ruolo più attivo nell’ambito dei controlli di competenza degli enti locali, e che esprime anche l’intenzione di incentivare partenariati pubblico-privati.
«È bello vedere cosi tante persone interessate ad un argomento come quello del nuovo testo unico del turismo, e quindi delle possibilità che la Regione dà a questi operatori – ha commentato di fronte alla platea Francesco Montano Aletti, presidente di Confesercenti – Un interesse sicuramente trainato da Expo, ma che con Expo non finisce: sta per iniziare l’Anno Santo, che vedrà una delle 15 aperture ufficiali in tutta Italia proprio al Sacro Monte, e che vedrà moltissime persone provenienti da tutto il mondo».
La tavola rotonda oltre a Francesco Aletti Montano ha visto protagonisti anche due esperti della questione: Alessio Merigo, Direttore Confesercenti Regionale Lombardia e Claudio Cremonesi, Responsabile dell ufficio legislativo Confesercenti Regionale Lombardia
«Quello del testo unico del turismo lombardo è un argomento urgente perché è un testo unico già operativo – ha spiega l’assessore al commercio e turismo del Comune di Varese Sergio Ghiringhelli – ma vorrei innanzitutto sgombrare dei preconcetti, che vedono la maggior parte del turismo concentrati nel centro sud. La maggior parte del flusso turistico è concentrato in Lombardia e Lazio. Noi non abbiamo nè Venezia nè Firenze, ma la Lombardia è tutta un’eccellenza. Che va sfruttatata, e insieme».
I lavori si sono aperti anche con i saluti del sindaco di Varese: «Non si poteva scegliere una collocazione migliore per parlare di turismo – ha sottolineato Attilio Fontana – la nostra provincia ha la possibilità di diventare un territorio altamente attrattivo. Dal canottaggio al volo a vela, dai cavalli al golf sono molte le attrazioni che possiamo offrire, insieme a capolavori d’arte e architettura che devono diventare patrimonio anche di un turismo non d’élite»
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