La Giornata della Memoria in biblioteca

Libri, dvd e una lettura teatrale con la compagnia I Tubi per non dimenticare cos'è stato lo sterminio nazista

Anche in Italia dal 2000 è stata istituita la Giornata della Memoria per ricordare quel terribile 27 gennaio 1945, quando furono finalmente abbattuti i cancelli di Auschwitz, mostrando immagini terribili che testimoniavano soprattutto lo sterminio del popolo ebraico, ma anche di altre “minoranze scomode” quali portatori di handicap, zingari, omosessuali, rom, malati di mente, oppositori politici, testimoni di Geova. La biblioteca di Busto Arsizio, come ogni anno, vuole ricordare la Giornata della Memoria soprattutto attraverso gli strumenti che le sono propri, i suoi documenti e cioè i libri ma anche i multimediali. Per l’occasione sono state prodotte una bibliografia e una filmografia che comprendono tutte le opere che la biblioteca possiede su questo tragico evento: si tratta di oltre 500 tra libri e DVD, disponibili al prestito.

Oltre a questo, dal 24 gennaio all’ 8 febbraio, nello spazio accanto allo scalone al piano terra della biblioteca, saranno esposti una scelta di questi documenti: si darà spazio ai libri pubblicati negli ultimi anni, ma anche ai classici di questo argomento e, novità di quest’anno, a un approfondimento sul mondo ebraico, le origine della loro religione, la diaspora, le loro abitudini sociali e culturali. Per chi volesse poi approfondire e consultare l’intero patrimonio della biblioteca su queste tematiche è a disposizione una bibliografia e la filmografia aggiornata sia sul sito del Comune (www.comune.bustoarsizio.va.it), che sui pc del cataloghi on line della biblioteca.

Il 25 gennaio, sabato, alle ore 18, sempre in Biblioteca, si terrà la lettura teatrale “Yossl Rakover si rivolge a Dio”, tratto dall’opera di Kolitz Zvi a cura della Compagnia Teatrale “I Tubì” con Paola Azzimonti, Paolo Belloli e Marialuisa Rampinini. Si tratta di una lettera-testamento: Yossl è uno dei combattenti della resistenza del Ghetto di Varsavia. Nel 1943, durante la Pessah (Pasqua ebraica), le SS irrompono nel Ghetto con i loro lanciafiamme, ma trovano gruppi di ebrei pronti a respingerle duramente. Si tratta della prima forma di resistenza ebraica della storia dopo quella del 135 d.C., al tempo di Adriano. Yossl è nascosto in un palazzo semidistrutto e sta aspettando di morire e sa che tra poco qualche nazista lo ucciderà come ha già ucciso gli altri undici ebrei che giacciono cadaveri accanto a lui. Egli scrive perché scrivere diventa il suo estremo atto di rivolta e si rivolge a Dio in un dialogo personale e spietato. In uno spazio spoglio ed essenziale, tre attori, attraverso diverse tecniche teatrali, danno voce a corpo a questo testo che, in virtù della sua straordinaria potenza espressiva fu a lungo considerato come una testimonianza autentica, effettivamente scritta durante l’insurrezione del ghetto di Varsavia.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 22 Gennaio 2014
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.