Scoppia il “caso moschea” a Tradate
Il consigliere comunale Accordino chiede spiegazioni su un centro culturale che svolgerebbe funzioni di moschea. Risponde Sel: "Solo un'associazione che ha preso in affitto uno spazio"
Scoppia il "caso moschea" a Tradate. A sollevare la problematica è il consigliere comunale di Movimento Prealpino, Franco Accordino, che attraverso il proprio profilo Facebook (che raccoglie più di 5mila "amici") ha scritto un post provocatorio che ha generato centinaia di commenti e indignazioni: «Nei bar di Tradate gira insistente voce che in via Damiano Chiesa (in uno spazio artigianale) sta per aprire uno spazio, aperto al pubblico, dedicato all’insegnamento dell’arabo e che potrebbe avere anche funzione di piccola moschea. Gradirei affidabile e seria smentita». (foto di repertorio)
A rispondere ad Accordino è il gruppo politico Sinistra ecologia e Libertà, che fa parte della maggioranza che sostiene il sindaco Laura Cavalotti: «Ecco la notizia vera: in via Damiano Chiesa, una libera associazione culturale ha preso in affitto un capannone artigianale da un privato. Il Comune non è a conoscenza di transazioni fra privati,ma vigileremo affinché l’utilizzo di quei locali sia appropriato, esattamente come per qualsiasi altro soggetto operante in città. È deplorevole, e condanniamo con forza, la diffusione di voci allarmistiche e strumentali volte a compromettere i rapporti di serena convivenza tra le varie comunità presenti sul nostro territorio».
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