I lavoratori della Multimedica bocciano i contratti di solidarietà
138 dipendenti hanno votato contro l'ipotesi di accordo sottoscritto dai sindacati Cgil, Cisl e Uil. Favorevoli 134
Le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo Multimedica in occasione del referendum dei giorni scorsi, hanno respinto l’ipotesi di accordo sui Contratti di Solidarietà (CdS) per altri 12 mesi e sui tagli salariali sottoscritto da Cgil-Cisl-Uil e azienda.
A Castellanza i NO hanno ottenuto 138 voti contro 134 SI e nell’intero Gruppo i voti contrari sono stati 569 contro 502 favorevoli.
«Le lavoratrici e i lavoratori, che in questi mesi si sono visti aumentare i carichi di lavoro, il ricorso a doppi turni e straordinari con il continuo ricatto occupazionale – si legge in un comunicato di Al Cobas Cub – hanno capito benissimo che la CdS ed il taglio degli stipendi (compreso l’aumento dei parcheggi), sono la scusa per fare pagare ai lavoratori la riqualificazione dei presidi ospedalieri e una gestione aziendale poco attenta. Le lavoratrici e i lavoratori hanno capito benissimo che si vuole tagliare il personale e i salari con la scusa della crisi imposta dalle politiche di austerità mentre in Multimedica il lavoro è aumentato! Questo è quello che succede quando si usa la scorciatoia per escludere i lavoratori e le sigle sindacali scomode come A.L.Cobas-CUB che non è mai stata convocata per le trattative riguardo i CdS. Ora la parola passa all’azienda che deve, coerentemente con il risultato, convocare tutte le sigle sindacali al tavolo per affrontare le “sofferenze” di cui parla.
A.L.Cobas-CUB non si è mai sottratta al confronto e a maggior ragione non lo farà adesso che i lavoratori hanno finalmente alzato la testa e con dignità chiedono di fare sentire la propria voce!
Multimedica, per la funzione che ha, deve tenere conto, di espletare un servizio ai cittadini di qualità ed efficienza e nello stesso tempo deve rispettare la dignità di chi questo servizio quotidianamente svolge».
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