Il nuovo progetto per l’area Calcaterra su via Roma
Il terreno è abbandonato dalla demolizione delle corti storiche nel 2010. Il progetto è stato ora affidato all'architetto portoghese Siza: ridotti i metri cubi, si aggiunge un parcheggio pubblico al servizio di piazza Garibaldi
Riparte il progetto sull’area dell’ex Casa Calcaterra, tra via Roma e via Postporta: l’area è quella che ha fatto discutere per la demolizione della storica villa ottocentesca (che invece doveva essere tutelata). Oggi è però interessante anche perché sarà trasformata da un progetto dell’architetto portoghese Alvaro Siza e perché apre alcune nuove prospettive sul centro storico.
Tra via Roma e via Postporta, nell’area un tempo occupata da antiche case a corte abbattute – doveva nascere un complesso di abitazioni che integrava anche la facciata della storica Casa Calcaterra, risalente all’Ottocento. Il Comune aveva previsto il mantenimento di questa parte storica dell’isolato, ma l’edificio fu raso al suolo in piena estate, la cosa causò diverse polemiche (Sinistra Ecologia e Libertà chiese di fare un parco al posto dell’isolato abbattuto, come segnale di fermezza verso i costruttori); dopo l’abbattimento, il Comune bloccò tutto, già con l’assessore PdL Massimo Bossi. Dopo un primo pronunciamento del TAR, il Comune ha poi riaperto il confronto con l’immobiliare e il costruttore, con la garanzia di un intervento architettonica di qualità che comprendesse anche uno spazio a favore della collettività: il costruttore – Bonicalzi Costruzioni – ha presentato un progetto firmato dallo studio dell’architetto portoghese Alvaro Siza, su cui la commissione paesaggio, l’organo comunale che si occupa della valutazione dei progetti edilizi, ha posto alcuni rilievi (passaggio che riservò qualche malumore e polemica). L’area di via Roma è rimasta intanto abbandonata per mesi, come ha fatto notare polemicamente, nei mesi scorsi, il PdL Gallarate, che ha lamentato i ritardi sul progetto, ricordando in modo sarcastico la proposta di Sel di un parco verde al posto dell’isolato.
Pochi mesi fa il progetto di Alvaro Siza ha però ottenuto il via libera dalla commissione paesaggio: l’intervento pensato dallo studio dell’architetto portoghese è molto diverso da quello inizialmente previsto per l’area, articolato su edifici a tre-quattro piani che riprendono l’orientamento delle corti vicine, con spazi verdi verso via Roma (si riconosce bene al centro dell’immagine al computer qui accanto).
Ora si è arrivati alla fase conclusiva: è stata avviata la procedura di Variante e il progetto sarà portato in consiglio comunale per il voto. «L’intervento attuale prevede la riduzione della volumetria, con gli 8580 metri cubi iniziali che diventano 8300mc», dice l’assessore all’urbanistica Giovanni Pignataro.
Oltre che un progetto di qualità, il Comune aveva chiesto al costruttore anche un vantaggio "collettivo", già delineato nei mesi scorsi dal precedente assessore all’urbanistica, Angelo Senaldi e confermato anche da Pignataro: «Il progetto prevede 20 posti auto ad uso pubblico con accesso da via Roma e uscita pedonale verso Piazza Garibaldi». La realizzazione dei posti auto – «anche con eventuali altri parcheggi da recuperare nell’area ex Borgomaneri, sull’altro lato di via Roma» – è importante perché aprirebbe la via ad un progetto già delineato dall’amministrazione Mucci e poi non concretizzatosi: la pedonalizzazione (anche se forse non totale) di piazza Garibaldi, da recuperare come spazio urbano vivibile e non come parcheggio.
Leggi anche: La scheda – Cantieri e progetti, come cambia il centro storico
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