Spinoza vs Lercio, a Glocal si ride digitale
Sala napoleonica piena e grandi risate per la dissacrante serata "Spinoza vs Lercio", che ha inaugurato le serate GlocalNews a ville Ponti
«Peccato, avevo anche un mucchio di battute su Maometto, non fará in tempo a sentirle».
E’ cominciata con una defezione, e la risposta scherzosa del rappresentante di Spinoza la prima serata di Glocalnews, “Spinoza vs. Lercio” che ha visto confrontarsi le due più famose realtà satiriche digitali: offeso dalla presenza di uno scherzoso “sponsor” (il calendario dei prelati 2016, un patinatissimo calendario veramente in vendita, dall’aria perlomeno ambigua) uno spettatore si alza e se ne va dopo soli due minuti di spettacolo, dopo avere urlato “dovete prendervela con gli islamici, non coi cristiani!”.
Ma l’anonimo spettatore non sapeva che da li a poco ce ne sarebbe stata una per tutti: dai musulmani ai cristiani, da Salvini a Renzi, dalle donne ai misogini, senza nemmeno fermarsi davanti a chi non c’è più. Nemmeno i tabù di questi giorni, l’Isis e gli attentati, sono stati risparmiati.
“Spinoza vs. Lercio” ha seppellito con una marea di risate tutte le paure dell’attualità, dissacrando ogni singola notizia. E regalando, tra una battuta e l’altra, spunti per riflettere sull’attualità e sul mestiere di giornalista, o momenti per esorcizzare le inquietudini ai 500 partecipanti alla serata, che hanno riempito la sala Napoleonica delle ville Ponti.
Spinoza.it e Lercio.it, i due siti di satira più condivisi dei social, sono stati i primi, apprezzatissimi protagonisti delle serate Glocal alle Ville Ponti, con risultati esilaranti e senza tabù: dalla chiesa ai fatti di Parigi con cui si è esordito. «Abbiamo pensato a lungo come comportarci, ci siamo persino domandati se era il caso di fare serate come questa – ha esordito il rappresentante di Spinoza.it, Stefano Andreoli – Ma abbiamo deciso di essere qui lo stesso, e non parleremo di quest’argomento tranne che… » E giù minuti e minuti di battute – riflessioni – evasioni su quell’argomento.
In un ping pong di frasi satiriche e veri titoli di giornale, di falsi oroscopi e vere poesie, “governati” per quanto possibile, da Sarah Jane Ranieri, speaker di Radio Deejay che ha intuito per prima la potenzialità di questa curiosa “tenzone”il fondatore di Spinoza Stefano Andreoli, e i due rappresentanti di Lercio Patrizio Smiraglia e Augusto Rasori. Che hanno continuamente interagito con un pubblico sempre più divertito, fino a culminare in un gioco collettivo: scoprire, davanti a notizie super trash, se si trattava di titoli improbabili inventati da Lercio o “vera” stampa.
Perchè se c’è una cosa che, tra una risata e l’altra, stasera abbiamo tutti scoperto è che il confine, tra la satira e la peggior realtà, è sottilissimo.
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