Niente fondi extra per Pedemontana, rimangono i pedaggi

La commissione bilancio nega il finanziamento extra da 500 milioni di euro. La Lega: "Governo ha pugnalato alle spalle". Il PD: "Abbiamo già dato 1,6 miliardi"

Pedemontana varese

Il no definitivo è arrivato alle 19.53 di giovedì 10 dicembre. La richiesta di mezzo miliardo di euro spalmati su tre anni per rendere gratuiti i pedaggi di Pedemontana nei tratti di Varese e Como è stata ufficialmente respinta dalla commissione bilancio della Camera.

L’emendamento era stato presentato da una pattuglia di deputati lombardi della Lega Nord che ora contestano la decisione. «Partito Democratico e governo Renzi hanno tradito e pugnalato alle spalle lavoratori, pendolari, imprese, cittadini» attacca il deputato comasco Nicola Molteni che puntualizza: «ne risponderanno davanti ai cittadini comaschi e varesini».

Ma il segretario lombardo dei democratici, Alessandro Alfieri, respinge le accuse al mittente: «Il Pd al Governo ha fatto tutto quello che doveva mettendo un miliardo e 200 milioni di euro per Pedemontana e Tangenziali di Como e Varese -spiega- e inoltre, sotto il Governo Renzi, si è aggiunta la defiscalizzazione dell’opera per un totale di 400 milioni di euro». Proprio per questo motivo, attacca Alfieri, «è Maroni ad essere inadempiente: doveva trovare i soggetti privati per finanziare il completamento dell’opera e attivarsi per presentare un nuovo piano finanziario al Cipe per eliminare i pedaggi sulle tangenziali. Non ha fatto nulla di tutto questo».

Il totale di 1,6 miliardi di euro rappresenterebbe così un finanziamento di quasi il 40% dell’investimento totale nonostante l’infrastruttura sia stata realizzata solo per il 30%. Ed è proprio quello del completamento un nodo fondamentale dell’opera. Se infatti da un lato le due tangenziali sono deserte, facendo ripiombare nel traffico le vecchie strade, gli automobilisti che utilizzano la Pedemontana fino a Lentate sul Seveso hanno fatto collassare il sistema viabilistico della Milano Meda. E’ stata la stessa provincia di Monza a lanciare l’allarme chiedendo alla società i 60 milioni di opere compensative mai realizzati.

Marco Corso
marco.corso@varesenews.it

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Pubblicato il 11 Dicembre 2015
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