Peppino Englaro ospite per la proiezione di “Sette giorni”
Il presidente dell'associazione "PerEluana" sarà presente questa sera, mercoledì 27 novembre, alle 21, alla Sala Montanari dove verrà presentato il documentario che racconta l'ultimo ricovero di Eluana Englaro
Questa sera, mercoledì 27 novembre alle ore 21 presso la Sala Montanari di Varese (via Bersaglieri, 1), nell’ambito della rassegna "Un posto nel mondo" si terrà la proiezione del documentario "Sette giorni", film che racconta l’ultima settimana di Eluana Englaro. L’evento è organizzato da Circolo UAAR – Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti di Varese e Filmstudio 90 con il patrocinio di Comune di Varese e Provincia di Varese. Ospiti della serata saranno Beppino Englaro, presidente dell’associazione "PerEluana" (www.pereluana.it) ed autore dei libri "La vita senza limiti" e "Eluana", e la Dottoressa Mercedes Lanzilotta, Medico Anestesista Rianimatore Terapista del Dolore presso l’Ospedale di Busto Arsizio. Presenta e coordina Antonio D’Eramo del Circolo UAAR di Varese. L’ingresso è gratuito.
SETTE GIORNI
di Ketty Riga e Giovanni Chironi, Italia 2012, 60′
Lavoravamo a questo progetto da diverso tempo, esattamente dall’ultimo ricovero di Eluana Englaro ad Udine, durato sette giorni. Sette giorni in cui, guardando la finestra della clinica dove la donna era ricoverata, si è chiesto cosa stesse succedendo lì dentro. Ci siamo subito messi al lavoro e abbiamo interpellato diverse case di produzione italiane, e dopo rinvii, dinieghi, e dimenticanze più o meno colpevoli, ci siamo resi conto che l’argomento era uno di quelli che intimoriscono ed alla fine, con un notevole sforzo finanziario, abbiamo deciso di produrre da soli questo film. Non volevamo fare un film "contro" o un film "a favore", e nemmeno schierarci con questa o quell’altra parte politica. Abbiamo cercato di raccontare i fatti, attraverso le parole dei protagonisti di questa vicenda. Un lavoro in costante e stretta collaborazione con Beppino Englaro, senza il quale tutto ciò che questo film è non avrebbe mai visto la luce. Il suo "esserci senza esserci", discreto, mai urlato, il suo racconto per avvicinarci ad Eluana, durante la stesura del plot narrativo, è stato, per noi autori, fondamentale. Così come è venuta naturale la scelta di non farlo apparire in prima persona, con una sua ragionata partecipazione diretta. Padre e figlia, pur non apparendo mai, sono inevitabilmente i protagonisti della storia che raccontiamo. Abbiamo pensato ad una struttura narrativa che conducesse alla rappresentazione simbolica di un viaggio, perché pensiamo che Sette giorni sia, nella sua/nostra essenza più intima, la metafora di tanti viaggi. Siamo partiti dal viaggio dell’ambulanza che accompagna Eluana Englaro da Lecco ad Udine, per la tappa finale della sua esistenza. Un percorso di 400 chilometri raccontato da Amato De Monte, il medico anestesista capo dell’equipe medica dell’associazione "per Eluana", colui il quale staccherà l’alimentazione artificiale alla donna. Il viaggio di un professionista che, tra dubbi, paure e riflessioni, sente su di sé il peso di una incombenza tanto unica quanto impopolare. (Da una nota degli autori)
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