Viveva in auto, la Lega Nord lo “salva” e gli trova un lavoro
Il 54enne Ettore Cecchetti ha perso tutto e viveva in auto da tre anni. Con l'aiuto di Umberto Bossi e di due militanti leghisti può ricominciare una nuova vita
Un uomo di 54 anni costretto a vivere in auto a causa dell’indigenza. Un gruppo di militanti della Lega Nord che trovano il modo di aiutarlo, coinvolgendo “il Capo”, Umberto Bossi. E una bella storia “natalizia” quella che è nata tra Varano Borghi e Cadrezzate, passando per Gemonio.
Protagonista Ettore Cecchetti, veneto trapiantato a Cadrezzate, cresciuto in riva al lago di Monate prima di tentare l’avventura all’estero. Una storia di lavoro, prima operaio, anche in cementeria, poi il tentativo di mettersi in proprio finito male: il viaggio in Thailandia per provare a mettere su un’attività di ristorazione con la moglie, poi il ritorno in Italia nel 2010, in Trentino, dove Cecchetti aveva amici e conoscenti. Anche qui un inizio promettente, poi qualche lavoretto qua e là, fino alla chiusura dell’albergo dove aveva trovato un’occupazione e la fine dei soldi. L’affitto impossibile da pagare, il sollecito del padrone di casa e lui che se ne va perchè «non volevo essere di peso».
Da allora, tre anni fa, ha vissuto in auto a Varano Borghi, in un parcheggio, arrabattandosi facendo lavoretti per pagarsi pranzo e cena: giardiniere, imbianchino, muratore a giornata. Poi la fortuna di incontrare Dania Titolo e Maurilio Canton, militanti leghisti del territorio, bossiani di ferro e soprattutto desiderosi di dare una mano a chi ne aveva bisogno. Cecchetti ha raccontato loro la sua storia, Canton e Titolo hanno messo in piedi una cena di beneficenza, con l’aiuto di Laura Bocchi, veronese sempre in prima fila quando c’è da organizzare eventi del genere, e soprattutto coinvolgendo Umberto Bossi, il vecchio leone del Carroccio che dal suo “esilio” di Gemonio riesce a coinvolgere e mettere in moto militanti di nuova e vecchia data. Alla cena del 6 dicembre alla Fattoria Gaggio di Galliate Lombardo hanno partecipato un centinaio di persone che hanno dato un po’ di ossigeno (sotto forma di euro donati) a Ettore Cecchetti.
«Un’iniziativa nata prima dell’inverno, prima che il clima si faccia rigido e renda impossibile dormire in auto – spiega Canton -. Quando abbiamo coinvolto “il Capo” (come i bossiani di ferro chiamano l’Umberto), lui ha aderito e ha detto: “facciamolo subito”. È stato un primo passo, stiamo pensando con Bossi e Dania di far nascere un’associazione per aiutare la nostra gente in difficoltà – spiega -. Vedere che lo Stato si muove per aiutare chi arriva da 5 mila chilometri di distanza e non fa nulla per aiutare, non vede o non vuol vedere chi è nato e cresciuto qui ci dà un bel po’ fastidio. Ad Ettore abbiamo trovato un lavoro in una ditta di facchinaggio della zona e so che il Comune di Varano Borghi si è mosso per dargli una casa, il problema maggiore per lui che per dignità non avrebbe chiesto nulla. Abbiamo fatto una cosa piccola, ma significativa: gli abbiamo dato una mano a ripartire. Speriamo di poterlo fare con altri».
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E’ sempre buona cosa lodare le iniziative di solidarieta’ da qualsiasi parte arrivino. Del resto la lega Nord non e’ nuova a queste cose: ha dato lavoro a un nullafacente come Salvini molto meno meritevole di questo signore.