Il discorso del Re Bosino apre il Carnevale
Alla Sala Matrimoni di Palazzo Estense c'è stata la tradizionale consegna delle chiavi della Città al Re dei bosini
Nel pomeriggio di ieri, sabato 6 febbraio, il sindaco Attilio Fontana ha consegnato le chiavi della Città di Varese al Re Bosino per la classica tradizione dell’apertura del carnevale.
Come sempre, alla consegna ufficiale, tenutasi alla sala matrimoni di Palazzo Estense il Re, Antonio Borgato, ha proclamato il discorso di apertura e ringraziamento.
Ecco la versione originale in dialetto:
Grazie, sciur Sindich dr’unùur che incöö al ma fa
da damm in di mè man la ciaav du la cità.
Al Cècch d’Austria Varées la dév ricunuscénza
sa l’è quéla di düsènt ann la ricurénza:
difàti ‘n d’ul vottcèntsédas l’imperadùur
da vèss “cità” gh’ha cunferìi sto grand unùur.
Par quést incöö ma fa pruvà ‘na grand emuziùn
Vèss chi a unurà, cun Lü, sta bèla tradiziùn.
Mi, par fal mè sa dév, na prufìti ‘n zichìn:
tiri a man i paròll ca l’ha dìi ‘n grand busìn.
“Ecco ra bóna regula d’ur popul quand l’è san,
sincer, senza tant verz, lial, cunt ul cör in man:
lauradùur in gamba quand l’è in su ‘r laurà
e bon da sta anca alegar insema ai so da ca;
viscur, sa l’è in furtüna, ma fort e mia piangìn
anca se ‘na quai scoppola la burla in su’r coppìn.
Par quell che mò va disi da cascià via ra slöja
e góod sto carnavaa propri cunt bóna vöia
i crüzzi ar mund hinn tanti e sa dev mia pentìss
se, in r’ann, sta setimàna sa rid e sa immatìss”.
Ai busìtt dìsi mò: stìi alegar e cuntent
e par tücc ga sia san e bun divertimént!
Gént, in da sti vòtt dì, ga l’ho in man mi ‘l balìn.
Adess sti tücc atént: ‘l cumànda ul re busìn!
La traduzione:
Grazie, Signor Sindaco dell’onore che oggi mi fa
nel consegnare nelle mie mani le chiavi della città.
A Francesco (II) d’Austria Varese deve riconoscenza
se è quella dei duecento anni la ricorrenza:
difatti nell’ottocentosedici l’imperatore
d’essere città le ha conferito questo grande onore.
Perciò oggi mi fa provare una grande emozione
essere qui a onorare, con lei, questa bella tradizione.
Io, per farlo come si deve, ne approfitto un pochino:
prendo in prestito le parole che ha detto un grande bosino.
“Ecco la buona regola di un popolo quando è sano,
sincero, senza tanti versi, leale, con il cuore in mano:
lavoratore in gamba nel suo mestiere
e capace di stare anche allegro insieme ai suoi famigliari;
vispo quando ha fortuna, ma forte e non piangione
anche se qualche tegola gli cade in testa.
Per questo ora vi dico di cacciar via la pigrizia
e di godere questo carnevale proprio con buona volontà;
i crucci al mondo sono tanti e non ci si deve pentire
se, in capo ad un anno, questa settimana si ride e si fanno pazzie.
Ai Bosini dico ora: state allegri e contenti
e per tutti ci sia un sano e buon divertimento.
O Gente, in questi otto giorni ce l’ho in mano io il pallino.
Adesso state tutti bene attenti: comanda il Re Bosino.
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