Viveva nella spazzatura con gatti malati o morti da tempo
Ad allarmare i vicini l'odore nauseabondo che proveniva dall'abitazione. Oipa e Polizia Locale hanno rinvenuto quintali di rifiuti, resti di felini ed esemplari malati
A seguito di numerose segnalazioni le guardie zoofile OIPA di Varese hanno effettuato un sopralluogo in un’abitazione di Busto Arsizio dove un’anziana donna viveva con circa quindici gatti in condizioni igienico sanitarie disastrose. La situazione estrema era già stata evidenziata numerose volte alle forze dell’ordine dai vicini esasperati dal degrado e dal cattivo odore proveniente dall’abitazione, ma non avevano avuto riscontro. Dopo una serie di verifiche le guardie zoofile, appurato che la donna versava in precarie condizioni psichiche ed era in possesso di una pistola, hanno organizzato un intervento d’urgenza con l’ausilio della Polizia Locale.
L’ispezione delle due abitazione intestate all’anziana ha messo in luce una situazione drammatica: le finestre erano serrate per impedire ai gatti di scappare, l’aria era resa irrespirabile dalle esalazioni delle feci e dell’urina dei felini e le stanze completamente occupate da spazzatura accumulata per mesi. Dei 15 gatti dichiarati, 3 sono stati salvati da condizioni di vita inaccettabili, altrettanti sono stati trovati deceduti o smembrati, mentre alcuni sono riusciti a scappare. Impossibile al momento avere un conteggio preciso perché altri corpi potrebbero essere sommersi dall’ingente quantità di rifiuti. La donna è stata sottoposta a un trattamento sanitario obbligatorio e i gatti salvati, infestati da vermi e parassiti, saranno affidati al gattile sanitario per tutti gli accertamenti necessari. Sono inoltre previsti ulteriori sopralluoghi nelle abitazioni per verificare la presenza di altri gatti e assicurare cibo gli esemplari in stato di libertà.
«La gravità della situazione nella quale ci siamo imbattuti dovrebbe far riflettere su come troppo spesso le istituzioni scelgano di non occuparsi di persone che non sono più in grado di badare a sé stesse e trascinano anche gli animali in pericolose spirali di degrado e autodistruzione – sottolinea Carlo Tommasini, coordinatore del nucleo di guardie zoofile varesotte e provincia – Il disagio degli animali è a volte lo specchio del disagio delle persone che li detengono, auspichiamo quindi una collaborazione sempre maggiore con forze dell’ordine ed istituzioni affinché si inneschi un circolo virtuoso che giovi a persone e animali».
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