Vie private ad uso pubblico? Il Comune ostaggio dei notai
I privati vorrebbero cederle gratis per farle riasfaltare ma è necessario stipulare atti notarili con tutti i proprietari e i costi lievitano. Il caso dei marciapiedi di via Vespri Siciliani in attesa di rogito da 40 anni
A Busto Arsizio esistono numerose strade private e molte di queste sono ad uso pubblico. Il problema è che quando ci passi sembra di viaggiare in zone di guerra tra buche e illuminazione inesistente. L’amministrazione comunale vorrebbe intervenire e spesso sono gli stessi proprietari delle strade che vorrebbero cederle al Comune ma la burocrazia ci mette lo zampino e così nessuno fa nulla.
E’ il caso di via Schio ma anche quello di via Vespri Siciliani. Nel primo caso si tratta di una piccola traversa di via Quintino Sella dove da almeno 40 anni non si interviene se non con rattoppi e l’illuminazione è pari a zero, nel secondo caso si tratta dei marciapiedi della parte finale della strada, realizzati diversi decenni fa grazie all’accordo con i privati che hanno ceduto la proprietà al Comune ma non sono mai stati perfezionati i rogiti che ammontano a qualcosa come 200 mila euro.
«Il più grande ostacolo alla cessione di queste proprietà al Comune sono gli atti notarili – spiega l’assessore Paola Reguzzoni – anche se i proprietari li cedono a costo zero è comunque necessario l’atto notarile con ciascuno dei proprietari, ognuno per la sua porzione di strada o marciapiede». Il costo di queste operazioni per le casse pubbliche sarebbe un vero e proprio salasso e proprio per questo motivo non si riesce ad intervenire.
Il presidente del consiglio comunale Diego Cornacchia ha provato a suggerire la formula del diritto di utilizzo ma anche questa opzione presenterebbe delle problematiche: «La soluzione sarebbe un provvedimento del governo centrale che permetta una cessione di queste vie senza che si debba passare da un atto notarile».
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