“Azzate ha bisogno di energia: fatevi avanti”

Il ritornello è sempre lo stesso: “Il nostro paese è morto, nel nostro paese non succede mai niente”. Cittadini che si lamentano di vivere in paesi senza fantasia, senza entusiasmo. E’ accaduto, e accade anche ad Azzate. In occasione del carnevale il gruppo facebook “Sei di Azzate se” Daniela ha scritto : “Nostalgia di quel sabato di festa in cui la banda apriva la strada alla sfilata dei carri per le vie del paese, seguiti da grandi e piccoli con coriandoli e stelle filanti, ed il tutto finiva con una bella merenda”.

Il carnevale della Valbossa non si organizza più da oltre 15 anni, nessuno s’è preso più la briga di mettere insieme tutti i comuni e allestire carri.

Adesso c’è qualcuno che pensa di rimettersi in pista e organizzare il carnevale del prossimo anno. 

“I numeri come sempre parlano chiaro, perché sono inconfutabili. I soci della Pro Loco di Azzate sono 130, attivi 3 o forse 4”. Parola del presidente dell’associazione Nicola Tucci (nella foto qui accanto) , impegnato in questi giorni nell’organizzazione dell’assemblea annuale che si terrà domenica 21 febbraio alle 20.30 in Sala Triacca e durante la quale si eleggerà il nuovo consiglio direttivo.

“In questo paese ci sono diverse questioni tutte non semplici da affrontare – dice Tucci-. I cittadini sono poco coinvolti, il commercio ha grossi problemi e l’amministrazione comunale fa fatica a trovare risorse e idee”.

Negozi che aprono, chiudono, si trasferiscono in paesi limitrofi, poche iniziative che hanno spesso una sola “firma” quella della Pro Loco. L’amministrazione comunale, votata un paio di anni fa, è una presenza “discreta”: pochi progetti, in ogni settore, e scarsa presenza sul territorio.

“Il ruolo del Comune – dice ancora il presidente della Pro Loco – dovrebbe essere quello di fare, tra le altre cose, promozione del territorio, stimolare le associazioni, le categorie. Diciamocelo: ad Azzate non succede, non spetta a me trovare e indicare responsabilità, ma questo è quel che accade oggi”.

Le associazioni sono molte, ma quelle che organizzano davvero qualcosa sono poche: i Runners della Valbossa, gli Alpini, le Mamme in Cerchio e poco altro.

“Mi piace l’entusiasmo che riscontro in alcuni, ma le cose non sono così semplici come sembra: ci vogliono visioni e punti di vista nuovi ma anche idee che abbiano le gambe per reggersi e la testa per trovare soluzioni, in una parola ci vogliono persone in carne ed ossa”.

E per ora persone disposte a mettersi in gioco per Azzate non sono molte. Il mercatino tra privati celebra tra poco i vent’anni e i partecipanti sono sempre quasi 200 ma oltre a questo grandi eventi non se ne vedono. Eppure Azzate è vista come uno dei gioiellini della Valbossa e il Belvedere è invidiato da molti.

“Ma non riusciamo a sfruttarlo a dovere – dice ancora Nicola Tucci- basti dire che un noto locale della zona ha proposto all’amministrazione di poter aprire un piccolo spazio mobile, elegante e curato, al Belvedere ma ancora non ha risposte e ormai la primavera s’avvicina”.

I commercianti così come le associazioni avrebbero bisogno di “benzina”, stimoli che non arrivino sempre solo dagli stessi soggetti.

“Io credo molto nella sussidiarietà orizzontale – conclude Tucci – Se qualcuno ha idee o lancia iniziative, l’amministrazione comunale non dovrebbe far altro che sostenerlo, fare il possibile per agevolarlo nel nome di un bene comune. Quanto a noi: la Pro Loco cerca sempre persone disposte a lavorare, fatevi avanti posto ce n’è”