Non solo Davies, tutti i biancorossi protagonisti

DAVIES 8,5 (IL MIGLIORE) – Lo abbiamo detto e lo ripetiamo in una serata in cui «i fatti ci cosano»: quando Brandon comincia la partita con il piede giusto, sa essere un giocatore decisivo nel bene. Stimolato da un avversario di rango come Wright, Davies sfodera una prova eccezionale fatta di 27 punti, 16 rimbalzi, 3 stoppate, 38 di valutazione in poco più di mezz’ora permettendo a Varese di colpire laddove (nell’area colorata) Trento si sentiva giustamente superiore.

WAYNS 7 – Tre bombe nell’ultimo periodo, dopo mezz’ora passata più a evitare forzature che a incidere sui due lati del campo. Il break biancorosso arriva con lui in regia, anche se Wright è più bravo a gestire; continua a essere un giocatore con diverse lacune ma anche stavolta ha funzionato bene.

CAVALIERO 7 – Coraggioso e preciso: sgancia tre volte il tiro pesante, va tre volte a segno. Colpi che sono importantissimi perché spezzano l’equilibrio che la Dolomiti stava studiando, per spezzarlo un’altra volta. Invece il capitano ha ricacciato indietro i trentini in modo perentorio.

WRIGHT 7 – Serata poco gloriosa quando si tratta di mettere palla nel canestro (5 punti) ma ritmi gestiti bene e palloni che sono cioccolatini già scartati per i compagni: ben 10 gli assist del playmaker. E Davies non è il solo a beneficiare di una regia illuminata: lo scorso anno Wright salvò Pesaro, stavolta è sulla buona strada per trascinare Varese in zona tranquilla.

CAMPANI 6,5 (IL PEGGIORE) – Come avvenuto per Ferrero in coppa, c’è da leccarsi i baffi quando l’ipotetico peggiore in campo vanta la sufficienza piena. Dovendo proprio scegliere un giocatore, optiamo per il lungo che era stato eccezionale a Torino: fatica contro uno spiritato Pascolo, ma trova ugualmente qualche buona giocata.

KANGUR 8 – Sette tiri e sette canestri, due dei quali da tre punti. L’estone è l’uomo che si carica Varese sulle spalle al momento del primo passaggio a vuoto, e quello da cui si può andare ogni volta che c’è bisogno di avere qualcosa di utile. E utile è anche quella gomitata rifilata a Forray: lì per lì Kangur (che pure aveva delle ragioni) sarebbe stato da sgridare, ma il suo gesto ha caricato pubblico e compagni e intimorito Trento.

FERRERO 6,5 – La prima gioia dall’arco dei 6,75 dopo ben 21 errori da quella posizione in campionato. Basterebbe per un applauso, lui aggiunge un paio di giocate di esperienza contro Flaccadori, talento acerbo: gregariato importante.

KUKSIKS 7 – La partita quasi perfetta contro Torino gli ha dato un carico di fiducia incredibile. Certo, sbaglia ancora, ma non ha paura di riprovarci e nel complesso il tiro pesante gli dà soddisfazioni (3/8). E il coraggio gli permette di cercare anche quealche sortita in area e in appoggio ai compagni (3 assist).