Casa e lavoro, una “strada rivoluzionaria” al nuovo welfare

Le nuove povertà, l'aumento di richieste chiedono ai Comuni di prevenire il disagio e intervenire con la promozione del lavoro: parte un progetto da 2 milioni di euro

Revolutionary Road Gallarate

Diciotto Comuni uniti in rete, per fornire nuove risposte al bisogno di casa e lavoro. Una nuova via al welfare, orientato anche al mutuo aiuto e alla promozione attiva del lavoro: è Revolutionary Road, progetto di rete che coinvolge i Comuni dell’area intorno a Gallarate e Somma Lombardo, ma anche un gran numero di soggetti sociali e anche privati. Queste realtà mettono il 40% delle risorse (2,3 milioni l’importo complessivo), mentre Fondazione Cariplo co-finanzia per il 60%.

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L’avvio del progetto è stato segnato da un evento di presentazione fatto al Maga di Gallarate, aperta da un delicato balletto della scuola di danza Prosceanium, che evocava il movimento di una colorata giradola. Una scelta simbolica significativa: i bisogni sociali e il superamento della crisi passano anche dalla cura delle relazioni e dalla creazione di spazi comuni, superando il solo approccio assistenzialistico.

Ad aprire la presentazione, il saluto del presidente di Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti, che ha proposto il bando “nuovo welfare innovativo”. La Fondazione ha finanziato complessivamente solo dieci progetti in tutta Lombardia, dopo una lunga fase di pre-valutazione (Comuni, associazioni, cooperative hanno lavorato insieme per oltre un anno) e di pre-selezione a dicembre 2015. «Si è fatto un grande lavoro di rete, di progettazione, di ricerca» ha ricordato Giorgio Gaspari, della Commissione Beneficienza di Fondazione Cariplo. «Solo dieci progetti sono stati selezionati in tutta Lombardia, il fatto che due siano in provincia di Varese (l’altro è nell’area del Tradatese, ndr) credo debba essere motivo di orgoglio. Gallarate, Somma e tutti i Comuni hanno lavorato veramente bene per raggiungere questo risultato». In questo, l’area del Gallaratese e il Comune di Gallarate hanno costruito negli anni una competenza di lavoro in rete che ha consentito di avviare diversi progetti sociali (su VareseNews abbiamo raccontato da vicino in particolare Critical Mas, la rete sociale delle periferie)

C’erano sindaci e assessori di vari Comuni, ma anche Giorgio Ginelli, vicepresidente della Provincia (che partecipa attraverso il Centro per l’Impiego). Il progetto – hanno spiegato l’assessore gallaratese Margherita Silvestrini e il collega sommese Stefano Aliprandini (i due Comuni sono i capofila territoriali)  – è orientato prevalentemente al contrasto delle cosiddette “nuove povertà” (non croniche, non sempre facili da intercettare) e al reinserimento al lavoro, anche attraverso forme nuove. Silvestrini ha raccontato la storia di Valerio, una persona che ha perso il lavoro, ha ricevuto aiuto e oggi restituisce alla comunità attraverso un progetto già avviato (L’aiuto vien donando).

La presentazione di Stefano Aliprandini e Giorgio Gaspari, intervistati dagli adolescenti della web radio Filo di Perle (progetto di cultura dal basso a Gallarate, co-finanziato da Fondazione Cariplo):


Tra gli interventi, c’è anche il ricorso a nuovi strumenti: accanto all’associazionismo e al privato sociale c’è per esempio la presenza anche di un soggetto privato “puro” come B-Smart Center, il co-working e spazio di sperimentazione che ha già contribuito ad altre iniziative (ad esempio ad un progetto di reinserimento curato dalle Acli). Nuove forme d’intervento per immaginare una nuova via al welfare: il progetto è stato portato all’attenzione del ministro del lavoro e politiche sociali Poletti, come ha ricordato il deputato Angelo Senaldi.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 12 Marzo 2016
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