De Gregori un grande concerto all’Apollonio
Sul palco i brani di Bob Dylan e i suoi più grandi successi. Serata "sold out"
Si apre con i brani di Bob Dylan il concerto di Francesco De Gregori, quelli che ha scelto di cantare anche nel suo ultimo progetto discografico “Amore e futuro”.
L’artista romano è arrivato al Teatro Apollonio, per l’occasioni sold out, accompagnato da una band di dieci elementi trascinando il pubblico in quel mondo fatto di sonorità rock-blues che ha scelto tradurre e reinterpretare a modo suo, omaggiando il Menestrello americano.
Cappello in testa, occhiali scuri, giacca sopra un t-shit nera e jeans, De Gregori sta sul palco godendo lui stesso del sound dei suoi musicisti, canta senza interruzione, saluta il pubblico ma parla poco. «Grazie per gli auguri ma il mio compleanno era ieri. Questi li terrò per l’anno prossimo», risponde a chi glieli urla dal pubblico. La riservatezza è sempre stata una delle sue caratteristiche, sembra preferire far parlare le canzoni.
«Quando canto Bob Dylan ho bisogno di leggere i suoi testi, non posso sbagliare. Se canto le mie canzoni posso permettermi di inventare parole nuove ma con le sue non voglio rischiare» racconta, come a sottolineare il suo affetto per questo ultimo progetto discografico.
Otto brani, uno in fila all’altro lasciano poi spazio alla sua discografia. Dopo un breve intervallo – «perchè Dylan a questo punto avrebbe fatto una pausa e la facciamo anche noi» – torna sul palco cantando “A pa” e dando inizio alla seconda parte del concerto, quella più sentita dal pubblico.
Una voce impeccabile, uno stile unico e armonica alla bocca, De Gregori regala momenti da “pelle d’oca”. Infila, una dietro l’altra, canzoni come “Generale”, “Adelante, Adelante!”, “La storia”, “Buona Notte Fiorellino”, “Rimmel”, “Passo d’uomo”.
Un concerto che passa veloce, con un pubblico attento che si lascia trasportare ma mantenendo la compostezza di chi è a teatro. Solo a chiusura di scaletta con “La donna cannone” e “Fiorellino” cantanta nella versione di “Vivavoce”, la sala si alza per regalare un lungo applauso all’artista.
Il concerto è stato organizzato nell’ambito delle iniziative dell’associazione Un’altra Storia.
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