Domani sarò ostetrica e lavorerò accanto alle donne, per le donne”

In occasione della Giornata internazionale dell'ostetrica, alcune studentesse del corso di laurea dell'Insubria raccontano il valore della loro missione

ASPETTO UN BAMBINO-Spazio aperto per donne in gravidanza

Per commemorare il 5 maggio, giornata internazionale dell’ostetrica, le studentesse del terzo anno del corso di laurea in ostetricia dell’ Univesità degli studi dell’Insubria di Varese esprimono i loro pensieri, le loro riflessioni e le loro aspettative riguardanti la professione.

Sono una studentessa

Sono una studentessa di ostetricia dell’università degli studi dell’Insubria. Tra non molto il mio percorso di studi si concluderà.

In questi pochi, ma intensi anni ho appreso molto e ho osservato ancora di più.

Ho imparato che la figura dell’ostetrica ha un vastissimo ambito di competenza.

È l’operatore sanitario che riconosce la centralità della donna, della coppia, del neonato, del bambino, della famiglia ed attua interventi adeguati per la prevenzione, cura, salvaguardia e recupero della salute individuale e collettiva. Dall’infanzia all’età adulta accompagna la donna nei suoi momenti di difficoltà, fragilità, disagio, privazione e violenza e nei suoi periodi di radicale cambiamento e crescita.

Si occupa della salute femminile in tutti i suoi aspetti: dal campo sessuale e riproduttivo agli eventi naturali relativi alle fasi del ciclo vitale.

È un operatore sanitario in grado di curare e supportare, di educare ed informare.

Sono una studentessa. Ho avuto il privilegio di accogliere nuove vite e di veder nascere nuove famiglie concretizzando il loro amore. Ho conosciuto, talvolta, la responsabilità e la fatica di accompagnare alcune donne durante la fase malattia.
Ho provato un’immensa gratificazione nel vedere una madre guardare il volto di suo figlio per la prima volta e nel ricevere il sorriso di un anziana a cui ho dato consigli. Ho visto le mamme dare alla luce i loro figli con una forza indescrivibile e ho visto donne lottare per la vita con una forza altrettanto grande.

Mi occuperò , nel mio prossimo futuro, di gravidanza, parto e puerperio, mi occuperò allo stesso modo di prevenzione e di assistenza alla donna con problemi ginecologici.

Sono una studentessa. Amo il rapporto confidenziale che si instaura tra donne e sono felice quando penso che sarò una professionista su cui loro potranno fare affidamento nel momento del bisogno.

Mi auguro che donne e ostetriche continuino a comunicare e a fidarsi le une delle altre, perché attraverso l’arte della maieutica e la globalità delle competenze professionali si possono raggiungere obiettivi comuni.

Sono una studentessa. Ho iniziato questo percorso di studi con la voglia di dedicarmi alle donne, ora, ad un passo dalla laurea, questa voglia è diventata desiderio profondo.

In un periodo storico in cui il pessimismo, la competizione e la sfiducia imperano, vorrei esprimere i sentimenti e gli obiettivi positivi intrinseci alla mia futura professione ostetrica, che è stata e continua ad essere il punto di riferimento di ogni donna in tutte le fasi del ciclo vitale.

Sono una studentessa. Domani sarò ostetrica e domani lavorerò accanto alle donne, per le donne.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 05 Maggio 2016
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

  1. Avatar
    Scritto da tiziana_moretti

    carissima studentessa, da quel che hai scritto capisco tu sia una persona che ha svolto questo corso di studi,chiamata da una “vocazione”…esattamente come mia figlia!!
    leggendo queste parole mi sembrava di sentir parlare lei!!
    lasciami dire,ora,il mio pensiero:se tu non hai qualche Santo in Paradiso, non riuscirai mai a svolgere questa professione!!!
    mia figlia ha esperienza in Etiopia, ben due 110 e lode(anche laurea magistrale)e……fa la commessa!!!
    nell’augurare a te,a tutte le persone come te,a mia figlia,ogni bene,purtroppo bisogna guardare in faccia la realtà…ahimè ingiusta e vergognosa!!!!
    quando e se mai uscirà un concorso a varese, sarete a farlo in chissà quanti e vorrei tanto credere che lo vincerà il migliore….ma sarà così’????
    e non solo varese,questo vale per tutta italia….mi sa che non vi resti altro che tentare di allontanarvi dall italia
    buona vita

  2. Avatar
    Scritto da tiziana_moretti

    cara studentessa leggendo il tuo articolo mi sembrava di sentir parlare mia figlia!avete scelto questo corso di studi per vocazione!ti auguro di poter svolgere il tuo lavoro,mi spiace affermare che sarà molto difficile!mia figlia con esperienza in Etiopia e ben due 110 e lode(anche laurea magistrale)ora fa la commessa!!!i concorsi pubblici li vince solo chi ha i santi in paradiso e spero per te che li abbia,affinchè un giorno tu non debba dire che hai perso il ricordo delle meravigliose sensazioni descritte!

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.