Il centrodestra scende in campo “Varese merita il nostro impegno”
Liste e partiti questa mattina si sono riuniti al Multisala Impero di Varese per il lancio della campagna elettorale
C’è un’immagine scelta da Paolo Orrigoni per descrivere il metodo di lavoro che intende condividere con la coalizione di centrodestra che lo sostiene in queste elezioni: “Quando entro in qualsiasi dei miei punti vendita, non prestò attenzione solo alle grandi opere da costruire ma anche alla cassetta di mele che deve essere perfetta per i nostri clienti. Allo stesso modo, come coalizione dovremo occuparci anche dei piccoli problemi quotidiani delle persone”.
Tuttavia, un’altra immagine è particolarmente calzante per descrivere lo spirito delle liste e dei partiti che questa mattina si sono riuniti al Multisala Impero di Varese per il lancio della campagna elettorale del centrodestra.
È quella di una targhetta che si può osservare esposta in quegli stessi punti vendita e che recita una frase del padre del candidato sindaco, Luigi Orrigoni: “Non è importante solo fare bene, ma anche fare del bene, essere buoni”. Fare bene e fare del bene è infatti lo slogan scelto da Forza Italia e sono le parole d’ordine degli esponenti di tutte le liste della coalizione che si sono succeduti sul palco del MIV per ribadire il sostegno al programma di Orrigoni. Alessio Nicoletti per Movimento Libero, Fabio Fedi per Fratelli d’Italia-Varese Futura, Ruben Benedetti per il Popolo della famiglia, Matteo Giampaolo di NCD, Roberto Leonardi di Forza Italia, Luigi Costa per la lista di Paolo Orrigoni e Marco Pinti per la Lega Nord.
Un evento che è stato un mix di interventi e di filmati sulla città con le voci di alcuni volti noti di Varese e provincia: Raffaele Cattaneo, Giancarlo Giorgetti, Walter Piazza, Gianni Spartà, Luigi Bonomi, Luca Marsico, Gigi Farioli, Marco Colombo e Andrea Chiodi.
E poi i discorsi dal vivo di Ivan Basso, del sindaco di Varese Attilio Fontana, del governatore della Lombardia Roberto Maroni e, in chiusura, del candidato sindaco Paolo Orrigoni. Molti accomunati da queste parole d’ordine: “Vinceremo e lo faremo al primo turno”.
Fontana ha ricordato l’impegno nella gestione di questi anni e ha affondato attacchi nei confronti degli avversari politici e di uno in particolare, non citato mai direttamente ma chiaramente Lega Civica e Stefano Malerba: “Abbiamo vissuto gli anni peggiori per gli enti locali. Ma essere sindaco della città di Varese è un onore unico e una bellezza assoluta. In questi anni abbiamo sempre condiviso le scelte da portare avanti e questo conferma che la coalizione di centrodestra deve andare avanti. I nostri avversari fondano la loro campagna sulle bugie e un avversario in particolare cerca di truffare gli elettori con un nome che non gli appartiene”. E sui risultati che rivendica della sua amministrazione: “I nostri servizi sociali sono tra i meglio funzionanti e investiamo di più degli altri. Per la prima volta grazie a Regione Lombardia in città portiamo il più grosso investimento degli ultimi 40 anni per la riqualificazione del comparto di Piazza Repubblica e della caserma”.
Per il governatore Roberto Maroni la parola chiave deve essere “concretezza”. Anche lui non risparmia critiche agli avversari e il bersaglio in questo caso è l’ente provinciale: “Sono cialtroni che non trovano i soldi per mantenere le bellezze del nostro territorio”. Maroni da capolista della Lega è sicuro: “Sono la garanzia che vinceremo”.
Paolo Orrigoni è l’ultimo a parlare e l’intervento del candidato sindaco è incentrato sui temi principali della campagna elettorale: la famiglia e lo sport, “che non è mai utilizzato come argomento elettorale ma noi lo facciamo perché è una questione di visione”. La novità della candidatura di Orrigoni si coglie anche nel linguaggio e su alcuni passaggi emerge più la figura di leader d’azienda che di politico: “Siamo qui per dare un segnale forte a chi crede che il centrodestra non c’è più e che pensava che si stesse sfaldando. Il nostro compito è quello di innovare giorno per giorno. La vera novità sta nelle persone all’interno di questa coalizione e il nostro metodo di lavoro sarà simile a quello delle aziende che fanno le scelte guardano anche alle attitudini. Il nostro rischio più grande in questo momento è non prenderci mai rischi”. E chiude citando un detto anglosassone che lo ha colpito a un recente incontro per aziende sulla distinzione tra il dire e il fare: “Noi siamo walk the walk. Gli altri sono talk the talk e per questo Varese merita il nostro impegno“.
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