Legge sulle unioni civili alle battute finali
L'avvocato Isabella Mauceri, in un incontro organizzato dal Movimento consumatori, ha spiegato il valore di una legge attesa da troppo tempo
La legge sulle Unioni civili, più conosciuta come Legge Cirinnà, dal nome della parlamentare del Pd che l’ha presentata è approdata alla Camera dei deputati dove inizierà la discussione sul testo. Venerdì scorso a Varese il Movimento consumatori aveva organizzato un incontro con l’avvocato Isabella Mauceri, esperta in diritto di famiglia, per illustratre le principali novità della legge. «Siamo di fronte a un testo che rimette la centro della discussione un diritto di civiltà – ha detto l’avvocato Mauceri – che riguarda una realtà socialmente rilevante. Si tratta di una legge molto chiara nella sua formulazione che tutela forme non tradizionali di convivenza evitando così discriminazioni». (nella foto da sinistra: l’avvocato Barbara Cirivello, presidente del Movimento consumatori, e Isabella Mauceri, avvocato esperto in diritto di famiglia)
L’Italia, prima di questa legge, era il fanalino di coda di un’Europa che ormai da tempo riconosce le unioni civili anche tra persone dello stesso sesso. «Non si poteva più aspettare – ha spiegato la relatrice della serata varesina – ecco perché molte contraddizioni arrivano proprio dalla giurisprudenza, compresa quella costituzionale, che ha giocato un ruolo rilevante. Disciplinare la pluralità delle forme di convivenza significa che lo Stato ha deciso di dare attuazione all’articolo 2 della costituzione che tutela la libertà di realizzazione della persona nei suoi rapporti con gli altri. Questa legge estende alle unioni civili i diritti che spettano al nucleo familiare nei casi sanciti dalla legge seguendo i principi di parità di trattamento nel rispetto dell’articolo 3 della costituzione».
In gioco non c’è l’appiattimento dei diritti, come qualche intervento del pubblico ha sollevato legittimamente, bensì l’allargamento di un diritto a chi fino a ieri ne rimaneva escluso. Consultando le statistiche di quegli stati che da molto tempo riconoscono unioni civili e matrimoni egualitari, risulta evidente che l’indice di nuzialità (è la misura della frequenze dei matrimoni in un intervallo di tempo) non è migliorato. Insomma, non ci sarà la corsa al matrimonio tra persone dello stesso sesso, come del resto si arrestata da tempo la corsa al matrimonio delle coppie eterosessuali.
Durante la serata che si è svolta nel Caffè la Cupola di via Donizzetti a Varese, Isabella Mauceri ha tratteggiato anche la storia della senatrice Monica Cirinnà. «Leggendo la sua biografia – ha concludo l’avvocato – si capisce anche la passione che questa parlamentare ha trasfuso nella battaglia sulla unioni civili. Soprattutto mi ha colpita la sua collaborazione decennale con il giurista Franco Cordero, uno dei più grandi processual penalisti italiani, e l’attenzione particolare che la Cirinnà ha sempre avuto per le battaglie civili, come quelle per la tutela ambientale e nei confronti degli animali».
Martedì 10 maggio ci sarà il voto sulla questione pregiudiziale di costituzionalità presentata dalla Lega. Subito dopo come anticipato dal presidente del Consiglio Matteo Renzi a, il governo porrà la questione di fiducia e il 12 maggio la legge sarà votata.
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