Silighini: “No alle unioni gay”

Il fondatore del Movimento L'Italia che verrà interviene sull'argomento di attualità nazionale, come l'approvazione in Parlamento della legge sulle unioni civili

luciano silighini garagnani

«Siamo contrari a ciò che questo parlamento illegittimo ha partorito in maniera di unioni civili. Siamo convinti che sia una legge pezza in cerca di consensi tra le lobby gay e radicali non una vera ricerca di eguaglianza». Il fondatore del Movimento L’Italia che verrà, Luciano Silighini Garagnani, interviene sull’argomento di attualità nazionale, come l’approvazione in Parlamento della legge sulle unioni civili.

«Questa legge ha dei vulnus incredibili che qualunque legislatore nota e creerebbe un mercato di finti gay e finte coppie che con una semplice firma dinnanzi a un collaboratore amministrativo si troverebbero la reversibilità di una pensione – spiega Silighini -. Salvini non deve lanciare slogan inutili invitando i sindaci leghisti a non rispettare quella che oggi è una legge dello stato,ma al contrario ci si dia subito da fare per organizzare la campagna referendaria per abrogare questa vergognosa porcheria che unita alle deliranti affermazioni del vescovo Francesco circa le donne diacono,ormai vero passaggio intermedio al sacerdozio femminile, creerebbero un annientamento delle basi sulle quali è nata la cultura della nostra Patria e l’Europa intera. Difendiamo i nostri valori da questi nemici: ideologia islamica,ideologia radical-comunista,ideologia clerico-anarchica altrimenti il mondo che conosciamo finirà in breve tempo».

Manuel Sgarella
manuel.sgarella@varesenews.it

 

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Pubblicato il 13 Maggio 2016
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