L’onestà intellettuale di Gibilisco
Il più giovane sindaco della storia di Varese ammise le responsabilità della politica che per lungo tempo tenne premuto a lungo il coperchio sul grande contenitore della cultura
![renato guttuso](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2011/01/renato-guttuso-184693.610x431.jpg)
Succede raramente che un sindaco si assuma la responsabilità di una situazione negativa, di errori del passato e del presente. Gibilisco lo fece e clamorosamente nel corso di una serata rotariana dedicata a Renato Guttuso. All’inizio del suo intervento il mea culpa: «Varese ha avuto e ha dei problemi perché anche noi di Palazzo Estense abbiamo tenuto e premuto a lungo il coperchio sul grande contenitore della cultura».
Una ammissione forte e subito commentata nel corso di una serie di interventi di personaggi autorevoli. Io non sono mai stato tale, ma avevo appena visto una persona che in passato era intervenuta perché dal giornale non fossero citate opere di Guttuso presenti in una mostra mentre quella sera sembrava sul punto di chiedere un autografo al maestro. Mi alzai per un intervento telegrafico: “A tenere ben premuto il coperchio sulla pentola è stato anche il mio giornale e lo ha fatto perché Guttuso è un comunista.”
Vidi il pittore parlare con Ugo Bramati seduto al suo fianco, seppi poi che voleva notizie su di me: seppe soprattutto che non ero nemmeno tifoso del sol dell’avvenire. La mattina dopo Guttuso mi telefonò per arruolarmi nella Fondazione che stava realizzando e che aveva come capitale iniziale lo studio del grande artista.
Sono sempre stato un numero nella fondazione a differenza di Luigi Zanzi che a lungo fece la spola tra Varese e Roma, ebbe colloqui, taluni di fuoco, sostenne spese, fece decine e decine di incontri ma poi inevitabilmente, non ricordo dopo quanto tempo, fu costretto ad arrendersi davanti alle contrapposizioni tipiche delle successioni importanti
Il ricordo di un amico che tanto ha amato Varese può essere accostato a quello di un giovane sindaco ancora oggi stimato per la sua trasparenza e per l’attenzione che ha avuto per la comunità cittadina.
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