“Dissociatevi dalle parole del sindaco”

L'opposizione in consiglio comunale chiede ai consiglieri di maggioranza di prendere le distanze dai post "estremisti" di Cristina Bertuletti. La replica: "Facebook è un luogo privato, la giudichiamo come amministratrice"

Gazzada Schianno: i luoghi (inserita in galleria)

Un consiglio comunale chiesto, ed ottenuto, dai consiglieri di minoranza per trattare argomenti rimasti “in sospeso”. Argomenti non di poco conto: il parcheggio di Piazza Galvaligi, il progetto di un centro sportivo di grandi dimensioni nell’area del motocross ed ultimo, ma non ultimo, le esternazioni del sindaco Cristina Bertuletti su Facebook. 

Su quest’ultimo punto il gruppo di minoranza “Punto e a capo” ha letto un documento nel quale si chiedeva ai rappresentanti della maggioranza di esprimere un parere sulle posizioni estremiste del sindaco. “Signori Consiglieri di maggioranza, conosciamo bene l’imbarazzo che le esternazioni di Bertuletti hanno creato all’interno della nostra comunità e anche voi non ne siete rimasti immuni – ha letto il capogruppo di minoranza Benedetta Minonzio – . Perciò questa sera vi chiediamo di non nascondervi dietro un dito fatto di tanti “distinguo”.

Il problema non è la tecnologia ma piuttosto un uso consapevole e responsabile della rete. Ogni volta che si interagisce con la rete occorre sapere che serve una grande attenzione all’analisi del rischio che le operazioni che stiamo per compiere comportano.

Ecco perché le reiterate espressioni di odio che Bertuletti ha esternato su Facebook non possono essere ignorate da chi come noi è stato eletto a rappresentare con lei l’intera comunità.

Eccone un piccolo sunto:

“…e poi c’è lei, la segretaria della CISL, Furlan, che percepisce centinaia di migliaia di euro…merita solo l’esecuzione capitale (una a sua scelta)”, “Duce oh Duce…quando ti reincarni?…grasso grosso e più cattivo che mai!”

E delirando “il Duce oggi sarebbe più che leghista. Direi integralista”, “Il progetto di indipendenza della lega ritornerà forse dopo una guerra civile”, “Il male assoluto? La sinistra. I mass media di regime. La gente narcotizzata”

Signori consiglieri, queste sono espressioni gravi non solo perché reiterate, ma anche perché probabilmente esprimono bene e riflettono il modo con cui Bertuletti vive nella società e di conseguenza nella comunità che rappresenta come sindaco. E questo è grave.

Di questi tempi l’odio on line è per una certa politica moneta preziosa utile ad aumentare il consenso e procacciarsi successo; se in questa logica l’uso di espressioni di odio può servire a Bertuletti per ottenere visibilità, per barcamenarsi nella sua vita, morte e resurrezione politica, non altrettanto accade per quei cittadini che pur lei dovrebbe rappresentare che non condividono i contenuti fascistoidi e violenti delle sue affermazioni.

Signori consiglieri noi vi chiediamo pertanto di prendere posizione rispetto a queste esternazioni, di prenderne le distanze e di condannarle per richiamare Bertuletti ad un maggiore rispetto per il ruolo istituzionale che riveste e dei cittadini che rappresenta e che cominci a prendere su serio il compito che le è stato affidato, quello di amministrare il comune.

Ma signori consiglieri, oggi sarebbe ancor più preoccupante se voi, chiamati da questa mozione a prenderne le distanze, non lo faceste. Una mancata presa di posizione da parte vostra equivarrebbe di fatto all’ammissione di condividere le espressioni di odio della Bertuletti con gravi conseguenze sulla vita sociale della comunità”.

Questo il contenuto del documento letto dall’opposizione in consiglio comunale.

Come hanno risposto sindaco e maggioranza?

“Com’era prevedibile – dice Benedetta Minonzio -. Si erano preparati una risposta scritta. Il sindaco Bertuletti ha replicato dicendo che non deve rispondere pubblicamente di ciò che scrive sul proprio profilo di Facebook. Si tratta, secondo il sindaco, di un luogo privato che nulla ha a che fare con il suo ruolo istituzionale.
La stessa cosa hanno fatto i consiglieri di maggioranza: hanno ribadito la loro fiducia al primo cittadino e hanno dichiarato che quel che conta è come agisce come amministratore del paese. Quel che scrive su Facebook, in buona sostanza, per i suoi colleghi in consiglio comunale non ha alcun valore.

Inutile dire – conclude Benedetta Minonzio – che le risposte non ci hanno soddisfatto per nulla. Noi non abbiamo posto un problema di fiducia, abbiamo solo chiesto una condanna ufficiale. Che non c’è stata”.

 

 

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 03 Giugno 2016
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.