L’Italia dice addio agli Europei
La Serbia domina la sfida con le azzurre, che restano fuori dalla final four di Berlino. Inizio da incubo, poi tre set point sprecati spianano la strada alle avversarie. Vanno a giocarsi le medaglie anche Russia, Germania e Belgio
Questa volta il pronostico è rispettato, ed è quello più amaro: l’Italia si arrende in tre set alla Serbia ed esce mestamente dagli Europei, mancando la final four della competizione continentale per la prima volta negli ultimi dieci anni. Si sapeva che per avere qualche chance di passaggio del turno le azzurre (foto CEV) avrebbero dovuto giocare una partita perfetta e le serbe concedere qualcosa: a Zurigo non accade né una cosa né l’altra, se non a tratti nel secondo parziale, quando però Diouf e compagne sprecano tre set point che fanno definitivamente partire il treno per Berlino. La nostra nazionale se non altro ha il merito di rialzarsi dopo un inizio da incubo (parziale di 1-12!), ma non basta perché alla lunga emergono prepotentemente i limiti già mostrati nelle partite precedenti: ricezione disastrosa (12 ace subiti), difesa insufficiente, palleggio troppo scontato. E anche perché al di là della rete le serbe possono contare su una Rasic sontuosa e sull’implacabile Brakocevic, commettono appena 8 errori e soffrono solo quando vengono pizzicate dalla ricezione: troppo poco. I rimpianti, infatti, non riguardano tanto questa partita quanto la sciagurata sconfitta contro il Belgio, che ha condannato l’Italia a un cammino superiore ai suoi attuali mezzi mentre Van Hecke e le altre "Tigers", insieme a Russia, Germania e alla stessa Serbia, andranno a giocarsi una storica medaglia.
L’eliminazione brucia, per chi conosce le potenzialità della squadra azzurra, ma non può essere considerata un fallimento precoce per il ciclo appena avviato da Marco Mencarelli. Certo, il CT dovrà ripensare ad alcune delle sue scelte, che agli Europei hanno mostrato la corda: Costagrande purtroppo è apparsa in inesorabile calo, Signorile troppo inesperta, Caterina Bosetti (il 2013 non le porta bene) non ancora matura per un posto da titolare. Ma è proprio da lei che bisogna partire, insieme all’altra giovane Diouf e ai punti fermi come Arrighetti e Lucia Bosetti, per puntare al dichiarato obiettivo di questa gestione: i Mondiali che l’Italia, tra un anno, giocherà in casa.
LA PARTITA – Per l’Italia va in campo la stessa formazione che ha battuto la Polonia, con Sorokaite al posto di Caterina Bosetti. Nella Serbia non recupera Mihajlovic e le due schiacciatrici titolari sono Molnar e Nikolic; per il resto il sestetto è quello titolare.
L’avvio di gara non potrebbe essere peggiore per la squadra azzurra: ace di Ognjenovic, doppio muro e attacco di Rasic e invasione per lo 0-5 che fa fermare subito il gioco a Mencarelli. L’Italia non reagisce e subisce tre punti consecutivi da Brakocevic, poi Molnar confeziona un impressionante 1-12. Il set di fatto è già finito: Arrighetti prova a tenere sveglie le compagne, ma la ricezione va di nuovo in panne su Ognjenovic che firma altri due ace (7-19). Rasic mura due volte Guiggi (9-22) e Molnar pone fine al calvario sul 14-25.
Comincia il secondo set e sembra un’altra partita: addirittura tre muri consecutivi di Guiggi per il 5-1! La Serbia però ci mette pochissimo a rientrare (6-5) e in breve, complice qualche errore difensivo delle azzurre, ritrova la parità con Brakocevic sull’8-8. L’Italia tiene comunque la testa avanti (12-10) e riprova la fuga sul 14-11, ma viene di nuovo raggiunta e superata sul 15-16 dall’opposta del Vakif. Si prosegue punto a punto, dopo un altro tentativo di break non riuscito (21-19): il primo set point è dell’Italia, Brakocevic lo annulla per il 24-24. Sorokaite e Costagrande ne sprecano altri due, alla fine è la Serbia ad avere l’occasione sul 26-27 e Ognjenovic chiude uno scambio lunghissimo, portando le sue sullo 0-2.
Il contraccolpo si fa sentire e il terzo set inizia con due ace di Nikolic per l’1-4; non va affatto meglio sul servizio di Rasic, che firma a sua volta un servizio vincente (2-9). Entra Caterina Bosetti per Sorokaite, ma cambia ben poco: Signorile pasticcia ancora per il 5-12 e proprio quando l’Italia si illude di poter recuperare (11-15) arriva un tremendo parziale di 0-5 sulla battuta di Rasic. La Serbia vola ad altezze siderali, Arrighetti è come sempre l’ultima ad arrendersi e dà il via al controbreak del 18-23, ma Krsmanovic realizza l’ace che porta la nazionale di Terzic alla final four. L’Italia, questa volta, non ci sarà.
Italia-Serbia 0-3 (14-25, 26-28, 18-25)
Italia: Sorokaite 10, Barcellini ne, Signorile 1, Camera ne, De Gennaro (L), Guiggi 6, C.Bosetti 1, Arrighetti 9, L.Bosetti, Diouf 14, Costagrande 9, Chirichella ne. All. Mencarelli.
Serbia: Brakocevic 17, Malagurski, Zivkovic ne, Krsmanovic 7, Malesevic ne, Molnar 9, Ognjenovic 6, Veljkovic ne, Nikolic 8, Bjelica ne, Rasic 14, Cebic (L). All. Terzic.
Arbitri: Loderus (Olanda) e Zulfugarov (Azerbaijan).
Note: Spettatori 3500. Italia: battute vincenti 3, battute sbagliate 6, attacco 33%, ricezione 51%-31%, muri 10, errori 17. Serbia: battute vincenti 12, battute sbagliate 5, attacco 42%, ricezione 55%-28%, muri 11, errori 8.
Quarti di finale
Ad Halle: Russia-Turchia 3-0 (25-20, 25-23, 25-19)
Ad Halle: Germania-Croazia 3-0 (25-23, 25-23, 25-18)
A Zurigo: Serbia-Italia 3-0 (25-14, 28-26, 25-18)
A Zurigo: Belgio- Francia 3-2 (22-25, 25-23, 21-25, 25-20, 15-9)
Semifinali (ven 13/9 a Berlino)
Germania-Belgio
Serbia-Russia
Finale per il terzo posto sab 14/9 ore 17 a Berlino
Finale sab 14/9 ore 20 a Berlino
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