Canottaggio, il binomio turismo-sport funziona

Soddisfatti gli albergatori, anche se rimane qualche problema da superare nella prmozione del territorio e nella rete dei trasporti pubblici: disguidi che non offuscano i buoni risultati del Mondiale Master

Messi i remi in barca, proviamo a tirare le fila dei Mondiali Masters di canottaggio appena conclusi al parco della Schiranna di Varese. Se è ancora presto per avere i numeri precisi che ruotano attorno all’evento, per intenderci il giro d’affari complessivo, abbiamo avuto conferma da parte di albergatori Bed & Breakfast e Agriturismi, che la macchina dell’ospitalità ha girato a pieno regime.
 «Le prime prenotazioni per i Mondiali Masters sono arrivate intorno a Novembre dell’anno scorso – dicono dall’Art hotel di Varese -, e a febbraio le nostre ventotto stanze erano già al completo». 
Stesso discorso anche per l’hotel Ungheria. Ventisette camere da letto prenotate con largo anticipo da americani, inglesi, francesi e tedeschi. Anche il Palace hotel ha registrato il tutto esaurito.  Su centododici stanze, tutte prese, novanta erano occupate dagli sportivi del mondiale. Tra questi anche Charles Eugster, il canottiere più anziano del mondo. L’Ata hotel e il Sunset sono stati scelti dagli sportivi e dai visitatori giapponesi. «Cinquantuno stanze in totale tutte occupate per i Masters – confermano dal Sunset -: nessun disguido, solo qualche problema con i turisti nipponici che sembravano sperduti di fronte al servizio navette». 
Alfredo del Ferro, presidente di Aigo BBVarese, un’associazione che riunisce 35 Bed & Breakfast in tutta la provincia, esprime la soddisfazione dei suoi associati per l’evento: «In questi giorni abbiamo avuto un bel pienone. A mio avviso l’organizzazione è stata ottima, se non perfetta». 
Paola Della Chiesa, direttrice dell’Agenzia del Turismo conferma che numeri precisi sulla ricettività ancora non ci sono, ma ci tiene a precisare che in questi giorni Varese ha saputo mettere a disposizione soluzioni diverse per i tanti visitatori arrivati in città: «Dalle impressioni che ho raccolto, abbiamo saputo soddisfare appieno ogni tipo di esigenza». 
Il presidente provinciale di Assoturismo, Ilic Cesca, si dice complessivamente soddisfatto senza negare qualche pecca organizzativa: «Se l’accoppiata Varese-sport si è dimostrata ancora una volta vincente, rimane tuttavia più di un punto debole». Qualche esempio? «I trasporti senza dubbio e alcune carenze nella promozione del territorio. Va bene l’evento sportivo, ma dobbiamo saper vendere anche tutto il resto. Alcuni turisti volevano visitare Como, Lugano o le isole Borromee. Ecco per soddisfare le loro esigenze, potevamo organizzarci meglio, proponendo un’offerta collaterale più ampia. Ora si faccia tesoro di questa esperienza per il prossimo anno». 
Già perché nel 2014 il lago ospiterà un altro grande evento internazionale, i Mondiali di canottaggio under-23, «Speriamo che per allora un po’ più di varesotti parlino inglese», conclude scherzando il presidente di Assoturismo.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Settembre 2013
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