Moia (Cisl): “A settembre la cassa in deroga avrà un’impennata”

La ragione è il ritardo della decretazione da parte dell'Inps. La cig ordinaria rispetto al 2012 aumenta in tutti i settori tranne che per alimentari, tessili e chimici

La ripresa annunciata sarà timida, ma ci sarà, almeno così dicono gli esperti. Un indicatore significativo come le ore di cassa integrazione richieste ha avuto però dall’inizio dell’anno un andamento non coerente, come spiega Sergio Moia della segreteria provinciale della Cisl dei Laghi. «Nel secondo trimestre del 2013, per la prima volta dopo quattro trimestri consecutivi – sottolinea Moia – le ore di cassa integrazione richieste diminuiscono rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente .Tuttavia è un segnale che va considerato con molta precauzione, prima di inserirlo nei dati che indicano un’inversione di tendenza».
Il trimestre è stato infatti condizionato pesantemente dai dati di giugno, che vedono una caduta delle ore (9.908758) di cig nelle due gestioni ordinaria e straordinaria, unite al suo azzeramento nella gestione in deroga. Nella prima variazione si può leggere la ripresina primaverile, ma il secondo dato è stato condizionato dall’esaurimento delle risorse presso l’Inps e dall’attesa del loro rifinanziamento da parte del governo, deliberato solo in giugno. Come si vede infatti nella tabella allegata (allegato 6) «La decretazione regionale sulla cassa in deroga  – continua Moia – ha deliberato solo nel mese di agosto più della metà degli impegni di spesa di tutto il 2013, recuperando il sostanziale blocco del secondo trimestre. L’andamento del trimestre è dunque falsato dalla sospensione della decretazione Inps a partire dai primi di maggio. Quindi è poco credibile la diminuzione del 55% rispetto all’anno precedente».

Il dato di luglio  è in decisa controtendenza rispetto a quello di giugno e riporta l’andamento della cig sui valori medi dei mesi precedenti, tornando a superare, seppur di poco, l’andamento dello stesso mese nell’anno precedente con 4 milioni di ore richieste contro il milione e 100mila ore di giugno,mentre tra agosto e settembre dobbiamo aspettarci un’esplosione del dato sulla cig in deroga dovuto al ritardo di decretazione dell’Inps.
«Saranno quindi i dati ponderati dei due mesi successivi – continua Moia – a dirci se effettivamente siamo ad una svolta o se il tunnel della crisi prevede ancora un lungo percorso prima di intravederne l’uscita». Venendo alle singole gestioni, la cig ordinaria si mantiene sugli stessi alti livelli del 2010 e del 2012 con 3 milioni e mezzo di ore, pur con una leggera diminuzione rispetto al trimestre precedente. Sull’anno precedente aumenta in tutti i settori tranne che per alimentari, tessili e chimici. Sul trimestre precedente diminuisce anche nell’industria metallurgica e nei settori legati all’edilizia, mentre quest’ultimo settore vede un incremento di poco inferiore al 50%.
La cig straordinaria (3milioni e 200 mila ore) diminuisce del 18% rispetto al trimestre precedente ma aumenta del 13% rispetto all’anno precedente. Sul primo trimestre aumenta nel settore dell’abbigliamento, dei trasporti, qui in modo accentuato, ed ha una vera e propria esplosione nell’edilizia. Sull’anno precedente si registrano forti incrementi ancora nell’edilizia, quindi nel commercio e nei settori tessile e chimico.
Anche per la mobilità le cose non vanno bene, almeno per la lista che ancora può essere considerata ai fini statistici, la 223/91. Il dato del primo semestre 2013 è, con 1.313 lavoratori, il dato più alto del quadriennio (2010: 1.148; 2011: 883; 2012: 721). «Purtroppo – conclude il sindacalista della Cisl – per le piccole e micro aziende, non è più disponibile neppure il dato. Dall’inizio dell’anno infatti non è più possibile l’iscrizione alla lista della mobilità 236/93, ai fini dello sgravio contributivo per la riassunzione dei lavoratori licenziati dalle piccole aziende. La mancata iscrizione ha interrotto anche la serie statistica. L’ennesima forma di miopia del governo e dell’alta burocrazia del paese».

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Pubblicato il 09 Settembre 2013
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