Le dieci regole da seguire quando si trova un uccellino in difficoltà
Vi è mai capitato? Sono casi in cui non si sa bene cosa fare ma bisogna avere la lucidità di seguire la regola d’oro di queste occasioni: lasciarlo stare
Vi è mai capitato di trovare un piccolo uccellino, da solo, abbandonato e in apparente difficoltà? Sono casi in cui non si sa bene cosa fare ma bisogna avere la lucidità di seguire la regola d’oro di queste occasioni: lasciarlo stare.
Non si tratta di crudeltà ma spesso dell’unico modo per salvargli la vita. Questa, infatti, è la prima indicazione da seguire secondo un “vademecum” preparato dal parco delle Groane (nell’Altomilanese) in collaborazione con le guardie ecologiche.
Solo in casi rari, spiegano gli esperti, essi sono abbandonati mentre spesso si tratta di nidiacei perfettamente sani che hanno lasciato il nido prima di essere pronti a volare e che sono comunque ancora seguiti e nutriti dai genitori. E’ dunque sbagliato prendere con se questi uccelli in quanto il loro allevamento in cattività è difficile e le loro possibilità di reinserimento con successo in natura, dopo un allevamento manuale, sono deboli.
Ma ecco tutte le regole da seguire e quando, invece, è opportuno intervenire tratto dal sito del Parco delle Groane:
Nella maggior parte dei casi non si deve intervenire, un uccellino ha migliori probabilità di sopravvivere se lasciato nel suo ambiente naturale sotto la cura dei suoi genitori. Il benessere di un animale selvatico non è una gabbia o la nostra casa, ma la libertà nel proprio habitat!
L’intervento è necessario unicamente quando si è sicuri che esiste un pericolo reale per l’uccello, ad esempio se l’uccellino è ferito, il nido è stato distrutto o i genitori sono morti. Se un giovane uccello è in mezzo a una strada o a portata di un gatto o sotto una pioggia battente, lo si metta al riparo di una siepe o su di un albero. Bisogna poi osservarlo da una distanza di almeno 50 metri per un’ora e se i genitori non appaiono per nutrirlo allora si può intervenire.
Tutti gli animali selvatici sono specie protette e non è quindi possibile detenerli come animali domestici. La miglior cosa è in generale quella di mettere l’uccello al più presto possibile nelle mani di specialisti dei Centri di Recupero per la Fauna Selvatica. Clicca QUI per consultare la lista.
Per la legge italiana è vietato detenere fauna selvatica perchè è considerato furto ai danni dello Stato (punibile anche penalmente). Il privato cittadino che abbia soccorso un animale ferito o debilitato deve rivolgersi al più presto ai Centri di Recupero autorizzati.
Come comportarsi con un animale in difficoltà
Se ci si imbatte in un animale in difficoltà e si desidera soccorrerlo è bene sapere che:
• Prima di raccogliere un animale che appaia in difficoltà è bene osservarlo a distanza per qualche tempo;
• molte specie animali (insetti, ragni, crostacei, rettili, uccelli e mammiferi) si fingono morti o feriti per difendere sè o i propri piccoli da possibili predatori;
• nel caso in cui si decida l’intervento va chiamata al più presto la Vigilanza faunistico-ambientale che procederà al recupero;
• se dovesse essere necessario intervenire tempestivamente si può tentare di soccorrere l’animale che, una volta raccolto, va consegnato al più presto ai Centri di Recupero autorizzati;
• nel lasso di tempo che intercorre tra la raccolta e la consegna al Centro di Recupero, l’animale deve essere lasciato il più possibile tranquillo: manipolarlo, nutrirlo o curarlo non è affatto semplice e se non si ha esperienza si possono provocare più danni che benefici. Se si rendesse comunque necessario fare qualcosa, si deve contattare il Centro di Recupero e concordare qualunque intervento.
• Gli uccelli selvatici non possono stare in gabbia (è una situazione di stress forte per animali abituati a vivere allo stato libero). Procuratevi una scatola di cartone abbastanza grande, sul fondo disponete fogli di carta di giornale e nella parte alta praticate dei fori per far entrare l’aria. Disponete l’uccello all’interno della scatola, chiudetela e portatela in un luogo silenzioso e tranquillo in attesa che l’animale venga poi prelevato da personale sanitario autorizzato.
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