» Invia una lettera

Noi, ammalati di fibromialgia: ci guardano come se inventassimo i dolori

1 Stella2 Stelle3 Stelle4 Stelle5 Stelle
Loading...

7 Settembre 2013

Caro direttore,
sono una ammalata di fibromialgia. Non è mia intenzione denunciare ciò che sto vivendo nel mio ambiente lavorativo e i tanti ostacoli che sto affrontando per un trasferimento in un reparto idoneo alla mia patologia. È giusto parlarne, rendere i cittadini sensibili a questa malattia… almeno capire cosa sia. Le Istituzioni è ora che si adoperino a intervenire per renderla riconosciuta anche in Italia. Può colpire chiunque, soprattutto donne.

È una malattia reumatica extrarticolare che colpisce muscoli e tendini, rende incapaci di esercitare movimenti semplici…, diminuisce l’attenzione e la concentrazione. Al lavoro sei vista come una finta malata o esagerata rispetto ai dolori; i fibromialgici non hanno il viso sofferente, non urlano dal dolore ma soffrono costantemente, 24 ore su 24 senza tregua… diminuisce la forza muscolare, rallentano i movimenti e ci si sente vecchi prima del tempo, tutto cambia, qualsiasi azione che prima era normale… ora è dolorosa e rallentata. E’ una malattia difficile da accettare, ti cambia la vita da un giorno all’altro!!

Nessuno, se non chi ne soffre e i reumatologi, comprende ciò che si sopporta per poter andare avanti al lavoro, e nella vita quotidiana. Al lavoro in particolare è veramente difficile farci comprendere e la sottovalutano, ma non do colpa a loro… quanto alle Istituzioni e a chi non ha abbastanza diffuso le informazioni su una malattia cronica come la Fibromialgia!!!

Sono stufa di essere vista come malata con qualche doloretto (esclusi alcuni, pochi medici che la conoscono bene, anche solo per amici che ne soffrono), è una sintomatologia che da subito ti cambia la vita!! È ora che si faccia qualcosa di concreto, sensibilizzare al massimo i cittadini, medici… tutti!!! L’OMS l’ha riconosciuta come malattia cronica e invalidante …e in Italia ancora non è stato fatto! Ma allora l’OMS a cosa serve?

Una volta decisa una direttiva non dovrebbe renderla d’obbligo a livello mondiale? Non mi piace questa società, piena di contraddizioni. Sono di Varese e se qualcuno, qualche fibromialgico volesse supportarmi a sollevare un polverone a Roma alle Istituzioni sono disponibile! Lottiamo per la malattia e per farci capire, è assurdo… ma è ora di agire!!

Patrizia Marchese

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.