A Maccagno i migranti imparano a diventare giardinieri
Si tratta del primo accordo di questo tipo in provincia di Varese, che mira a dare un’opportunità di tirocinio lavoro a due dei sei migranti ospitati in comune
Imparare un mestiere già di per sè assicura un futuro. Se poi ad apprendere come si lavora al taglio dell’erba o di una siepe è un richiedente asilo e quindi qualcuno che in prospettiva potrebbe fermarsi nel nostro Paese, l’iniziativa assume un valore ancora più importante.
Cercherà di assicurare questo una convenzione, firmata qualche settimana fa tra il Comune di Maccagno con Pino e Veddasca e la Cooperativa sociale “Agrisol Servizi” della Caritas di Como, che diventerà operativa da lunedì 20 giugno.
Si tratta del primo accordo di questo tipo in provincia di Varese, che mira a dare un’opportunità di tirocinio lavoro a due dei sei migranti ospitati presso l’ex Canonica di Maccagno superiore e terminerà il 31 ottobre prossimo con la possibilità di essere rinnovata.
In questo modo, si vuole dare ai tirocinanti la possibilità di acquisire competenze necessarie per affacciarsi al mondo del lavoro o affrontare l’eventuale rientro a casa con un bagaglio di conoscenze maggiore. Nel contempo, con il loro lavoro avranno modo di ringraziare per l’accoglienza ricevuta.
Un corso di formazione tenuto attraverso Cooperativa Agrisol ha formato i ragazzi in merito alle normative in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e, naturalmente, alla lingua italiana. Tutte le spese vive, comprese la copertura assicurativa e infortunistica, saranno a carico della Cooperativa stessa.
Le attività previste di cui si occuperanno i migranti, rese a titolo gratuito per l’Ente pubblico, riguarderanno l’affiancamento degli operai comunali nelle attività di manutenzione del verde pubblico, della pulizia di aree a verde e sfalcio dell’erba in ausilio, oltre a semplici operazioni di taglio, rastrellatura, scopatura, raccolta e smaltimento di vegetali di risulta. Sono previste 38 ore settimanali, dal lunedì al venerdì, con orario di servizio che verrà definito dal responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale.
Per il presidente della Cooperativa Agrisol Simone Maritan «Questa e un’occasione per rendere proficua la permanenza di questi ragazzi per un così lungo periodo sul territorio italiano in attesa di ricevere una risposta circa la domanda di protezione internazionale da loro avanzata. L’attivazione di tirocini formativi lavorativi, ci tengo a ribadire completamente gratuiti, riteniamo sia un occasione importante per dare ai ragazzi che accogliamo nuove competenze e nel contempo per promuovere occasioni di integrazione.
Attualmente, oltre a questo progetto di tirocinio attivato con il Comune di Maccagno con Pino e Veddasca, abbiamo già attivati altri tirocini formativi con aziende private come idraulico, cuoco, falegname, panettiere, parrucchiere».
«Ci auguriamo – spiega invece il sindaco Fabio Passera – che sia un passo decisivo verso la definitiva integrazione nella nostra Comunità di questi ragazzi. Integrazione che da noi, – va detto per inciso – non ha mai dato problemi, confermando ancora una volta come la scelta di gestire piccoli gruppi di questi ragazzi sia davvero quella vincente. Di questo deve senz’altro ringraziare il nostro Parroco don Franco Bianchini, che si è subito speso in prima linea. Mi auguro che la nostra esperienza possa servire da apripista anche per altri Comuni, magari invogliando in questo modo ad aumentare il numero di Amministrazioni disposte ad accogliere i profughi all’interno della nostra provincia».
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