Paolo Mancarella eletto rettore dell’Università di Pisa
Nato nel 1959 a Gallarate e cresciuto a San Macario, il docente ordinario di informatica è stato nominato al secondo turno con 945 voti
Gallaratese di nascita anche sa da molti anni vive in Toscana, il professor Paolo Mancarella, ordinario di Informatica, è il nuovo rettore dell’Università di Pisa. Dopo aver sfiorato la maggioranza assoluta alla prima consultazione, è stato eletto al secondo turno di votazioni con 945 voti contro i 571 dell’altro candidato, il professor Giuseppe Iannaccone.
Il neo rettore, classe 1959, cresciuto a San Macario dopo aver frequentato le medie Maino e gli studi superiori al liceo Pascoli di Gallarate (“Prima che diventassero dei Tigli”) ha conseguito la laurea in Scienze dell’informazione all’Università di Pisa nel 1982 e il dottorato di ricerca in Informatica congiunto tra Genova, Pisa e Udine nel 1988: « È bello sentire l’accento del Varesotto – commenta sentendoci – Ormai vivo a Pisa dal 1977 anche se torno spesso a San Macario dove vivono i miei fratelli con i nipoti e mio papà Pompeo. Proprio settimana prossimo verrò a trovarlo per festeggiare i suoi 94 anni».
La carriera nell’ateneo pisano del professor Mancarella inizia da ricercatore, poi diventa professore associato e dal 2004 professore ordinario, sempre nel Dipartimento di Informatica: « È per me una soddisfazione enorme. Mi sono candidato perché me lo avevano chiesto in tanti. Il risultato di oggi è sorprendente: la maggioranza assoluta. Non me lo aspettavo certo, è evidente che ho ottenuto la stima di moltissimi colleghi».
Da anni nel mondo accademico, il neo rettore sarà chiamato a gestire una fase delicata: « Il mondo universitario da alcuni anni è in difficoltà. I continui tagli alla didattica e alla ricerca hanno creato problemi concreti. Ora assistiamo a un’apertura, una leggera schiarita: ma dobbiamo impegnarci tutti perché si ritrovino l’entusiasmo e la voglia di fare».
Tra le università storiche con una fama e una tradizione invidiabili, anche a Pisa il problema della concorrenza universitaria estera non sfugge: « I nostri ragazzi sono accolti a braccia aperte all’estero, ma nel secondo livello, quando si tratta di magistrali o master. La formazione italiana è di qualità eccellente, superiore: per questo i nostri giovani non hanno difficoltà a inserirsi. Mentre in Italia le cose vanno diversamente…».
Tra i primissimi impegni che affronterà ci sarà quello della rete: « Pisa è una cittadella scientifica, ricca di poli di prestigio nazionale e internazionale. Dobbiamo lavorare con maggior sinergia, tutti insieme per migliorare ancora di più queste nostre eccellenze». Agli studenti lavoratori, in campagna elettorale il neo rettore aveva fatto un’importante promessa: « Voglio istituire la figura dello studente part time: attualmente è una figura che manca ma a Pisa il numero di ragazzi impegnati su due fronti è elevato».
È la ricerca, infine, il pallino di Paolo Mancarella: « lavorerò per dare un impulso a questo ambito con una revisione del regolamento per semplificare e dare più autonomia ai diversi dipartimenti ».
L’entusiasmo pisano si trasferisce anche a Gallarate dove la sua elezione non passa inosservata: « Bravo Paolo!» commentano così i suoi “vecchi” amici.
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