Evasione fiscale al Caffè Teatro, denuncia e 250mila euro da pagare
La Guardia di Finanza contesta la mancata denuncia dei redditi e altre violazioni

Il Caffè Teatro nel mirino della Guardia di Finanza: partendo da una serie di verifiche, le fiamme gialle di Busto Arsizio contestano ora un’evasione fiscale molto ampia e impongono al locale di pagare imposte sui redditi, I.V.A. e I.R.A.P. per oltre 250.000 euro.
Secondo la GdF, la società infatti risultava aver presentato l’ultima dichiarazione dei redditi nel lontano 2010 pur essendo tuttora attiva ed operativa. I militari hanno poi fatto accertamenti sul luogo e hanno acquisito informazioni dal sito internet e dal profilo facebook, rilevando la piena operatività del locale di Samarate, molto noto per aver lanciato alcuni dei più grandi cabarretisti degli anni Novanta.
In occasione dell’intervento delle fiamme gialle, svoltosi in orario serale, circa cento clienti stavano assistendo all’esibizione di alcuni famosi artisti dopo aver cenato. In quella circostanza, oltre ad aver accertato che nessuno dei clienti era provvisto di documentazione fiscale o del previsto biglietto relativo al pagamento della quota relativa all’ingresso, la Finanza ha contestao anche la presenza di tre lavoratori in nero. Come è stato riscontrato in seguito, anche attraverso l’analisi dei personal computer e delle agende, le prenotazioni venivano effettuate anche per battesimi, cene di lavoro e addirittura cenoni di capodanno, ove si registrava il massimo degli incassi.
Luca Binaghi, uno dei gestori dello storico locale, annuncia per oggi una ricostruzione della vicenda dal punto di vista del Caffè Teatro. Eppure anticipa già alcuni elementi, in particolare rispetto all’entità della sanzione piovuta sulla società: «Posso dire che a nostro giudizio le cifre non sono quelle accertate: è stata fatta una ricostruzione induttiva, partendo solo dal numero di eventi pubblicati su Facebook e sulle agende. I controlli sulle presenze sono stati fatti prima che potessimo emettere gli scontrini a fine serata».
A quanto ammonta la cifra contestata e da versare? La Guardia di Finanza ha ricostruito dal canto suo “elementi positivi di reddito non dichiarati pari a circa 1.500.000 euro”. Tra imposta sui redditi, I.V.A. e I.R.A.P., la società ora dovrà versare all’Erario oltre 250.000 euro. Il rappresentante legale della società è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria di Busto Arsizio per omessa presentazione della dichiarazione dei redditi).
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