Zanzi denuncia il flop delle telecamere
Il vicesindaco: "Sono 32 su 65 quelle che non funzionano, vanno riattivate al più presto"
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Gli occhi sulla città? C’è molto da fare. “Sono 32 su 65 le telecamere che non funzionano a Varese – afferma il vicesindaco Daniele Zanzi – per la maggior parte sono bloccate a causa di problemi di manutenzione, una realtà che non soddisfa e su cui dovremo molto lavorare nei prossimi mesi”.
La conta delle telecamere rotte colpisce, soprattutto perché sulla politica della sicurezza si è insistito molto in questi anni. Abbiamo scherzato? “Per non parlare del sistema di telecamere collegate al telefonino – osserva – che Finmeccanica aveva donato al comune in piazza Repubblica. Confermo che non è mai partito e che non si è mai riusciti a farlo funzionare”.
Il nuovo assessore alla Polizia locale Daniele Zanzi ha il dono della chiarezza. Non è il tipo da usare di giri di parola insomma, e definisce quella delle telecamere una situazione “grave” e da cambiare alla radice. In questi giorni sarà installata un nuovo tipo di telecamere, di generazione successiva, un progetto che deriva dalla giunta precedente e che permette, in largo Flaiano, di contare le auto e segnalare le targhe alle questura. Sia queste telecamere che quelle rotte sono una eredità precedente.
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Zanzi sta lavorando su vari fronti: gira in bicicletta, a piedi o correndo, la mattina presto, per tenersi in firma. Questa settimana si sta occupando degli stalli al Sacro Monte o del problema dei parcheggi intorno all’ospedale. Ma il punto sulla sicurezza rimane centrale per questa giunta. L’aumento dei vigili in strada è il primo provvedimento a cui si sta dando corso (due unità sono già tornate, e ci saranno 4 assunzioni). Nelle linee guida presentate in consiglio comunale il programma prevede (entro l’estate del 2017) il vigile di quartiere, la riparazione delle telecamere, la lotta all’accattonaggio molesto (per ora tutti i semafori rimangono presidiati dagli accattoni), lo stop ai venditori abusivi e mettere un freno alla violenza sugli autobus.
Una prima soluzione rispetto alla penuria di parcheggio al Sacro Monte? Zanzi promette di effettuare una sorte di censimento dei veri residenti, perché vi sono meno di 150 stalli disponili; la giunta vorrebbe che fossero assegnati i posti ai residenti e tolti a chi ha la seconda o terza casa.
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