“Con i soldi dell’ospedale unico si potrebbero ristrutturare quelli vecchi”

Il Movimento 5 Stelle boccia la proposta di unificare i poli sanitari di Busto e Gallarate, specialmente a MalpensaFiere: "Finirebbe come per altri grandi ospedali decentrati, scomodissimi da raggiungere e spesso di difficile accessibilità per anziani e disabili"

Gatti in mostra a MalpensaFiere

Una sonora bocciatura al progetto dell’ospedale unico tra Busto e Gallarate è quella che arriva dal Movimento 5 Stelle. E’ la consigliera varesina Paola Macchi ad analizzare il progetto, dichiarandosi «preoccupata del fatto che, come al solito, si cala dall’alto una decisione che deve essere condivisa prima con i cittadini e deve essere supportata da fatti, da un’analisi accurata della situazione e progetti chiari».

L’ipotesi del polo fieristico viene sonoramente bocciata. «Malpensa fiere andrebbe bene per fare un centro commerciale, non un ospedale» dicono i penstastellati, dal momento che «non c’è verde e in compenso l’aria è irrespirabile per un malato viste le code di auto frequentissime proprio lì accanto, all’innesto fra superstrada e autostrada». E le aree fra Busto e Gallarate sul Sempione? «Comodissime per qualsiasi ambulanza che, in alcune ore e di sabato sempre, si troverebbe bloccata nel traffico della provinciale». Tutto questo «a meno che il piano non preveda di creare nuove infrastrutture di collegamento (leggi asfaltiamo e cementifichiamo il poco verde rimasto, così facciamo qualche altro appaltone)».

I pentastellati sono comunque abbastanza contrari a spostare in aree così decentrate i poli sanitari. «Finirebbe come per altri grandi ospedali decentrati, scomodissimi da raggiungere via ferro, con trasporti claudicanti, inquinanti e spesso di difficile accessibilità per anziani e disabili» immagina Macchi, secondo cui «poi rimarrebbero gli enormi spazi inutilizzati dei due ospedali, centrali, comodi da raggiungere, perfetti per sedi di servizi sanitari privati e convenzionati, oltre che per edilizia residenziale e commerciale».

Questione non secondaria è poi quella dei soldi necessari alla costruzione della nuova area «una battaglia che probabilmente costerà ai cittadini più di 200 milioni di euro», soldi che secondo la consigliera sarebbero sufficienti a «ristrutturare entrambi gli ospedali, alcuni padiglioni dei quali sono stati costruiti recentemente o sono oggetto di recenti e corposi stati stanziamenti per ristrutturazioni e ammodernamenti». E così anche se fino ad oggi «non abbiamo ancora visto nemmeno un conteggio previsionale comparativo» il movimento 5 stelle mette in chiaro che «il nostro interesse primario è la qualità dei servizi per i cittadini ma anche mantenere e migliorare la sanità pubblica e spendere oculatamente e in modo ottimale i soldi di tutti».

Marco Corso
marco.corso@varesenews.it

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Pubblicato il 02 Agosto 2016
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