Le antiche sepolture trovate sotto al convento
Nell’ultima conferenza presentati i risultati dei ritrovamenti sotto la chiesa dedicata ai santi Eusebio e Antonio
Un bimbo tumulato con una tegola sul capo. Monete risalenti all’epoca viscontea. Ossa, molte, probabilmente di religiosi, che verranno sottoposte ad analisi. Tutto questo è stato raccontato nella seguitissima serata di ieri l’altro, 31 luglio, al Convento di Azzio, antica chiesa con fondamenta che parlano di un’epoca romana e che attraversano i secoli bui di alto e basso Medioevo, fino ai giorni nostri.
Dagli scavi, necessari per l’intervento di ristrutturazione (è stato realizzato un “vespaio” sotto ai pavimenti, primo lotto di un lavoro che riguarderà l’intero complesso), sono emersi i resti della chiesa precedente, dedicata a S. Eusebio e già menzionata nei documenti storici, donata agli inizi del ‘600 dalla popolazione locale ai Frati Minori Riformati.
I ritrovamenti, che comprendono varie parti di muratura e alcune tombe sono utili agli studiosi per capire le diverse fasi di costruzione degli edifici che si sono stratificati nel tempo.
Particolare interesse hanno destato i ritrovamenti di alcune sepolture: già erano note le cripte dove venivano tumulati i frati francescani defunti ma altre sepolture più antiche sono venute alla luce, fra cui la tomba di un bambino, i cui resti sono in fase di studio da parte dell’Università dell’Insubria di Varese.
I lavori di scavo sono stati accompagnati e l’archeologo Roberto Mella Pariani ha eseguito il rilievo e la documentazione di tutti i reperti affiorati negli scavi tra cui parti di ceramiche, resti di affreschi e persino monete risalenti al XV secolo.
Alla serata ha partecipato Barbara Grassi dalla Sovrintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia. (nella foto di Milan Fontana, la chiesa aperta per la conferenza tenutasi nella serata di mercoledì 31 luglio)
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