Padri separati, la battaglia leghista per tutelarli
I consiglieri Soragni e Marinella Colombo annunciano che vigileranno sull'applicazione della legge regionale 18/2014 che prevede agevolazioni per gli uomini in difficoltà economiche dopo il divorzio
Il gruppo della Lega Nord in consiglio comunale a Castellanza solleva il tema dei disagi connessi alla condizione di divorziati o di separati «come punto nevralgico nella vita di una comunità che si dice civile». Per questo sottolinea l’impegno dei consiglieri leghisti per far sì che quanto approvato lo scorso 27 luglio dal consiglio comunale, venga messo in pratica.
Angelo Soragni e Marinella Colombo, infatti, sottolineano che «il Documento Unico di Programmazione (DUP), vale a dire il documento di pianificazione di medio periodo, per mezzo del quale sono esplicitati gli indirizzi che orientano la gestione dell’Amministrazione Comunale,fa riferimento alla legge Regionale 18/2014 che tra le altre cose prevede l’assegnazione, ai separati in condizione di disagio, di alloggi di edilizia residenziale pubblica in via d’urgenza, in deroga alle graduatorie comunali».
I leghisti sottolineano che è necessario «sostenere con forza il raggiungimento di questo obiettivo operando affinché l’amministrazione si prodighi per mettere a disposizione nel più breve tempo possibile gli alloggi comunali e a definire l’idoneo strumento di selezione necessari a sopperire al problema. In tal senso presenterà una mozione al prossimo consiglio comunale».
Soragni e Colombo sottolineano in una nota che «le vicende di separazione al disagio emotivo spesso si aggiunge anche il disagio economico: una piaga che statisticamente riguarda in percentuale maggiore i separati maschi che, a seguito di provvedimento dell’Autorità giudiziaria, sono obbligati al versamento dell’assegno di mantenimento dei figli e dell’ex coniuge ritrovandosi di colpo in una situazione di indigenza. All’atto della separazione e del divorzio fa eco una latente mancanza di libertà; nella nuova condizione vi è la perdita della possibilità di gestire la propria vita in autonomia, spesso viene meno quel diritto alla casa che la nostra costituzione stessa sancisce come imprescindibile, non di rado si scivola verso una condizione di homeless sconosciuta fino a pochi mesi prima. In questo stato di cose è difficile pensare a un possibile accesso alla casa attraverso il libero mercato che propone alloggi a prezzi non sostenibili».
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