Binda resta in carcere, respinto l’appello
Il gip dice no alla libertà, il 49enne accusato del delitto di Lidia Macchi continuerà a scontare la carcerazione preventiva
Stefano Binda dovrà restare ancora in carcere, mentre gli inquirenti stanno ancora indagando sulla delitto di Lidia Macchi di cui è accusato. Il gip di Varese Anna Giorgetti ha respinto una nuova richiesta di scarcerazione presentata dagli avvocati Sergio Martelli e Roberto Pasella.
Binda è stato arrestato lo scorso 15 gennaio con l’accusa di aver violentato e ucciso trent’anni fa, nel gennaio 1987, la studentessa di Varese Lidia
Macchi. Gli avvocati si erano appellati all’insussistenza delle
esigenze cautelari, ma il gip ha deciso diversamente.
Una richiesta di scarcerazione era già stata respinta lo scorso aprile dalla Cassazione. E’ stato bocciato al Tribunale del Riesame di Milano anche un ricorso contro la proroga delle indagini.
Nei prossimi giorni la polizia dovrebbe iniziare a scavare a Cittiglio nel luogo dove venne ritrovato il corpo.
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