Niente più vigili in “condivisione”, Buguggiate e Bodio lasciano il consorzio
La decisione arriva inaspettata dopo solo un anno e mezzo di gestione associata. Il sindaco di Azzate: "Costi e aspettative troppo alti. Si poteva ancora rimediare, ma non hanno cambiato idea"
Buguggiate e Bodio Lomnago dicono addio alla gestione associata del servizio di Polizia locale. I due paesi hanno deciso di recedere dall’accordo siglato nel 2015 tra i Comuni di Azzate, Bodio Lomnago, Buguggiate, Daverio e Galliate Lombardo, ente capo-convenzione l’amministrazione di Azzate.
Il consiglio comunale di Buguggiate ha già approvato il “divorzio”, quello di Bodio lo discuterà nella prossima assemblea.
Ma che cosa è accaduto? Qual è l’origine di questa decisione presa solo a metà di un percorso che doveva essere di tre anni?
“Si tratta di questioni tecniche – spiega Gianmario Bernasconi, sindaco di Azzate – Abbiamo tardato a comunicare le ripartizioni dei costi e dei ricavi ai comuni consorziati. Da quando l’accordo è stato siglato alcune cose erano cambiate e anche le proiezione dei costi futuri hanno subito dei ritocchi. Detto questo non credo che la decisione di Bodio e Buguggiate sia legata solo a questioni tecniche, non è escluso che ci sia anche una precisa scelta politica. Niente di grave, sia chiaro, solo che durante l’assemblea dei sindaci che avevamo convocato per comunicare appunto le variazioni di bilancio, i due sindaci Galimberti e Paolelli sono arrivati con la decisione già presa. Scelta che si è rivelata irrevocabile. Questo significa che valutazioni erano già state fatte prima che emergessero problemi di natura economica”.
“Non ci sono stati i risultati che avevamo sperato – spiega invece Cristina Galimberti, sindaco di Buguggiate – L’aggravio di costi e una gestione poco snella ci hanno convinto a recedere dalla gestione associata. Per ora andremo avanti come abbiamo sempre fatto, ma con un solo vigile e un amministrativo a 18 ore, dovremo presto trovare un’altra soluzione”.
Soluzione che si prospetta dietro l’angolo: se anche Bodio Lomnago, come pare, lascerà il “consorzio” tra i due comuni ad amministrazione leghista l’accordo è quasi scontato.
“Troppo presto per dirlo – precisa la Galimberti – si vedrà. Certo, da soli sarà difficile gestire la sicurezza sul territorio”.
Nessuno però ha messo in discussione l’operato degli agenti di Polizia municipale attivi per un anno e mezzo su un territorio molto vasto. “Questa è una cosa importante: – conclude il sindaco di Azzate – Buguggiate e Bodio hanno confermato che la presenza degli agenti è stata costante e molto efficace, e che i motivi del recesso sono altri. Durante l’incontro con i sindaci abbiamo fatto il possibile per far cambiare idea e riconsiderare la decisione ma non c’è stato nulla da fare. Continuiamo in tre: noi, Galliate e Daverio”.
Anche il sindaco di Bodio Lomnago, Eleonora Paolelli conferma che all’origine della scelta di lasciare il “consorzio” c’è un problema di tipo economico: “Per molto tempo abbiamo chiesto ad Azzate di comunicarci le cifre che riguardavano la ripartizione dei costi, ma non arrivavano mai. I nostri calcoli dicevano che la scelta di entrare nella gestione associata non stava dando i risultati attesi. Così ci siamo presentati all’assemblea dei sindaci con la decisione di abbandonare l’accordo. Nessun intesa con Buguggiate, ognuno lo ha fatto in autonomia. Inoltre – continua Paolelli – i nostri concittadini avrebbe voluto una maggiore sorveglianza del territorio che, oggettivamente, era impossibile. Gli operatori hanno svolto in maniera egregia il loro compito, ma cinque paesi sono troppi e su un’area troppo estesa. Adesso torniamo al passato. Poi si vedrà”.
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